La riforma della scuola media mentre dipende da esso in buona parte il cattivo andamento delle scuole e vana sarà ogni riforma che non recida alle radici siffatto pernicioso ma~ lanno, noi riprodurremo qui alcune delle pagine piu salienti del bel lavoro del Colozza, lieti di potere arrecare in appoggio delle nostre critiche e delle nostre proposte una cos1 valida autorità. Chi ha insegnato nelle nostre scuole medie - scrive il Colozza - sa per prova che quello che davvero manca in esse è la coordinazione degli insegnamenti. Questi formano una massa senza unità; un aggregato, non un organismo vivente ... Una nozione è slegata dall'altra, una disciplina non ha nessun nesso, né reale né formale, con le altre discipline, come le varie classi assai spesso non sono strettamente congiunte e collegate fra loro ... Come ovviare a questo danno? Onde esso principalmente ha origine? - Se si facesse un'inchiesta per conoscere quale è, fra i nostri istituti scolastici per l'istruzione secondaria, quello che dà migliori frutti, certamente si avrebbe per risposta quasi concorde che esso è il ginnasio. E perché?... Ivi appunto è molto piu agevole e piu possibile la coordinazione. E la facilità e la possibilità della coordinazione degli insegnamenti dipende dal fatto che nel ginnasio il numero dei professori è limitato in confronto a quello del liceo, della scuola tecnica, dell'istituto tecnico, della scuola complementare e normale. Difatti, nel ginnasio inferiore vi sono cinque insegnamenti affidati a due professori, e nel superiore otto insegnamenti impartiti da quattro professori. Guardiamo un poco una delle altre scuole. Il liceo ha quasi un professore per materia, perché quelli sono sette e queste nove. Nella scuola normale gl'insegnanti sono otto e le materie dodici; e nella tecnica otto professori per otto materie. - Ogni volta che ho assistito al dibattito sul bisogno e sui vantaggi di mantenere e anche di aumentare il numero dei professori specialisti nei nostri istituti educativi, ho dovuto notare che il principio della divisione dal lavoro veniva erroneamente guardato da un lato soltanto, da quello cioè di chi insegna e non di chi impara; mentre la funzione educativa risulta dalla concorde attività degl'insegnanti e degli scolari. Moltiplicando il numero dei professori, per questi, di certo, il lavoro è diviso; ma per gli allievi, invece, esso viene accresciuto. Il lavoro dei singoli professori, sino ad un certo punto, è in ragione inversa del loro numero: mentre questo è in ragione diretta dello sforzo che dovrà compiere poi ciascun allievo. Con la specificazione degli insegnamenti, i professori entrano in classe, se non sciupano in altra maniera la loro energia, sempre freschi; laddove gli scolari sono gli stessi e però talvolta addirittura stanchi e spossati. - Il professore specialista, salvo rarissime eccezioni, irresistibilmente è trascinato a dare uno svolgimento eccessivo al suo programma e ad ampliarlo oltre misura. Per lui i dettagli, le eccezioni, le minime quisquiglie hanno la stessa importanza delle regole e delle vedute generali; epperò non di rado l'accessorio piglia addirittura il posto dell'essenziale. Egli sente il bisogno di giustificare la sua presenza e il suo titolo, e lo fa con l'insegnare i piu piccoli particolari della disciplina che ei coltiva con vera passione. Ebbene, qui sta appunto la ragione prima, perché le sue lezioni divengano farragginose e assai poco efficaci. "In mezzo a tale laberinto di regole minuziose," scrive un maestro autorevole di didattica, "di eccezioni isolate, di forme estremamente rare, il povero allievo si perde; confonde il principale con l'accessorio ~ finisce col non s~- per nulla." Ciascuno de' professori è portato, abitualmente, ad msegnare, almeno m compendio, tutta la sua scienza; però l'attività lin:iitata d~lla scolar~sca non ~e rend: poss~bile di tutto apprend~e. ~llo , sc?laro neces_sitano gl~ :leme?tl _delle scienze, i quah devono essere proporz10nati all eta e allo svilupp~ psichico di lm. _Per la formazione del cervello, massime nell'apprendimento delle scienze, sono efficaci e fe~onde le vedute generali, le ipotesi comprensive e geniali; queste elevano la me~te ed 11 cuore, mentre il sapere minuto, particolar~ggiato, sminuz~a.to ha perduto ??m ger~e ,fecondante ed animatore. Piu i professori sono numerosi m una classe, pm. la sobneta e 1~ misura nell'insegnamento è difficile a conseguire. Ogni ~rofes~or~_h~ esigenze che a lui sembrano piu che legittime; però la scolaresca ha anche i suoi dmttl, che non sono me289 81bl1otecaGino Bianco
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