Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

LA riforma della scuola media cessa,_se d_al passato è lecito ~ongetturare il futuro. Senza leggi, senza larga d1scuss1one dentro e fuon del Parlamento, un ministro intraprendente introdusse, non è molti anni, modificazioni esiziali nell'ordinamento delle nostre scuole: con intenzioni indubbiamente ottime, con resultati indubbiamente disastrosi. Lo avete detto voi, né meno fieramente di voi lo hanno detto quanti s'intendono di scuole, pedagogisti solitari, insegnanti, direttori, associazioni scientifiche, pedagogiche, politiche. Passano gli anni e quelle disposizioni improvvide (opzione fra il greco e la matematica nei Licei, ammissione al Ginnasio con la maturità elementare) non vengono revocate. Non le vogliono revocate l'on. Orlando e coloro che gliele hanno consigliate: e tanto basta. Piuttosto si provvede a consolidare un terzo provvedimento improvvido, la cosiddetta scuola "popolare" superiore, una delle piu evidenti mistificazioni... borghesi. I mali che ne avevo già previsti, come apprendo ora dal vostro libro, si vanno già chiaramente delineando. Otterremo qualcosa a porli in rilievo? Ilci'V'tCX. pEL in Italia, tutto muta vertiginosamente, le scuole principalmente non hanno requie: immutabili sono i decreti dell'on. Orlando, e della grande riforma vagheggiata saranno essi pietre angolari. Come spiegarlo? Gli antichi inventarono e non credettero al miracolo della lancia di Achille, di guarire le ferite che essa stessa aveva fatte: invece abbiamo, forse, nel secolo ventesimo chi crede ad un miracolo analogo della spada di Orlando. Mi duole ripeter sempre le stesse cose; ma non si può non farlo, quando tutti i giorni ci tocca vedere addotti ragionamenti e fatti confutati e rettificati mille volte. Il problema scolastico non è di metodi, ai quali forse voi stessi (p. I76) date troppa importanza: esso consiste piuttosto, e voi lo dite egregiamente, nella confusione di scolari diversi per attitudini e intenti che si riversano in una medesima scuola. Una turba di giovani "utilitarii" non trova oggi le scuole adatte al proprio utilitarismo, e accorre al1a scuola di alta cultura, perché questa è quotata meglio delle altre e i suoi diplomi valgono sempre a qualcosa. Date a costoro il pane per i loro denti, pane di buona qualità, sostanzioso, nutriente, senza intrugli - e con questo, io credo, avrete compiuta anche la riforma piu importante dell'attuale scuola classica, l'avrete liberata cioè da quelli che con la loro frequenza la snaturano e rendono inetta ai fini per cui fu istituita. Che dopo tale riforma abbia a continuare, cosI insistente come è ora, il desiderio di scuole "moderne" di alta cultura, io dubito forte. Ad ogni modo, vedremo: cioè vedrete voi, che siete giovani. Intanto sperimentiamo lealmente questa scuola moderna cosI come la volete voi e come sapete che la voglio anche io: con gli stessi metodi e la stessa severità di studii che dovrebbero essere nella scuola classica. E se riuscirete ad imporre codesta serietà, severità ed antiutilitarismo, non mi spavento neppure che la vostra scuola moderna apra tutte indistintamente le porte dell'Università, anche quelle della filologia classica! Chi avrà bene educata la mente, sia pur con le lingue e le letterature moder279 BibliotecaGino Bianco

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