Problemi di riforma scolastica mano di fronte al governo, al parlamento e all'opinione pubblica iniziative particolari senza il preventivo consenso della organizzazione g~nerale della classe e dei suoi organi legittimi; considerando che a furia d'ingombrare le colonne dei giornali con ordini del giorno, circolari, proteste, polemiche ecc., e a furia di assediare deputati e senatori e ministri con la ressa infinita delle rivendicazioni individuali, ognuna delle quali cerca egoisticamente di passare innanzi alle altre, non si è ottenuto altro risultato che quello dì confondere la opinione pubblica e annoiare le stesse persone meglio disposte verso la causa della scuola; considerando che per gli errori commessi la Federazione va perdendo la sua autorità davanti al governo, al parlamento, alla opinione pubblica; e in queste condizioni ogni rivendicazione economica si è resa per il momento opera del tutto disperata; considerando la necessità assoluta che la Federazione, anche a costo di una violenta crisi, si salvi dalla rovina verso cui la sospingono le dispute economiche, che oramai non è piu possibile ricondurre alla discrezione, alla solidarietà, alla disciplina; considerando soprattutto che delle discordie interne e del discredito della Federazione approfittano burocratici e politicanti per insidiare slealmente o per violare senz'altro sfacciatamente le migliori disposizioni della legge sullo stato giuridico; che è urgente raccogliere le forze migliori della classe per difendere la indipendenza della scuola dagli assalti del partito clericale tanto piu pericolosi quanto piu dissimulati dalla ipocrisia dell'attuale maggioranza parlamentare sedicente liberale e democratica; che dopo i gravi sacrifizi fatti per assicurare agl'insegnanti una modesta condizione economica - anche se il governo e il parlamento non abbiano saputo distribuire con intelligenza ed equità gli utili fra le varie categorie - il paese ha il diritto di aspettarsi dagl'insegnanti una vigorosa e sapiente iniziativa per l'attuazione di una radicale e ben ponderata riforma scolastica; plaudendo all'opera della Sezione di Palermo che nell'ordine del giorno del presente Convegno ha dato la parte preponderante ai problemi didattici; fa voto: che il prossimo congresso nazionale, senza preoccuparsi del pericolo che la Federazione veda diminuire comunque il numero dei soci, badando solo al dovere che hanno gl'insegnanti di non deludere l'aspettativa del paese, e alla necessità che ha la Federazione di riacquistare l'antico prestigio morale; affermi il dovere della Federazione di concentrare le sue forze, in modo speciale sullo studio della riforma della scuola, sulla difesa· della legge dello stato giuridico, lealmente interpretata, e sulla difesa della laicità della scuola; e dichiara la .sua ferma fiducia che qualora il governo non provveda prima, le esigenze tecniche della riforma scolastica obbligheranno la Federazione a riprendere ben presto quella parte della sua opera che riguarda i miglioramenti per influire vittoriosamente sull'opinione pubblica e sul governo." 268 BibliotecaGino Bianco
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