Problemi di riforma scolastica lasciare in riposo completo gli alunni nei mesi caldi di luglio e agosto. Ma quali motivi igienici impediscono agli alunni di studiare nel mese di settembre? Perché non dev'essere possibile per i figli della borghesia italiana ciò che è possibile per i giovani di tutta l'Europa meridionale e centrale? Gli alunni di Venezia e di Verona sono forse piu frolli e piu fiacchi di quelli di Trieste e di Trento? * Questa riforma aumenterebbe notevolmente il lavoro degl'insegnanti e perciò ad essa dovrebbe andare associato un aumento generale degli stipendi. Ed ecco come la riduzione delle classi aggiunte e la riduzione delle vacanze possono combinarsi in maniera che gl'insegnanti non vengano danneggiati economicamente dal primo provvedimento, e alla scuola sia assicurato un piu lungo periodo di lezioni e un corpo insegnante non esaurito dal sopralavoro delle classi aggiunte. Né la riduzione delle vacanze sarebbe possibile senza che si limitasse nello stesso tempo l'abuso delle classi aggiunte, perché dato l'eccessivo estenuante lavoro di 28 ore settimanali, a cui sono assoggettati oramai quasi tutti gl'insegnanti, le molte vacanze sono diventate per essi una necessità assoluta. 1. Riduzione delle ore settimanali di lezione nelle classi ordinarie e aggiunte a 21. 2. Riduzione delle vacanze e anticipazione dell'anno scolastico al 1° settembre. 3. Aumento degli stipendi normali e dei compensi per le lezioni nelle classi aggiunte, come provvedimento giusto dopo la riduzione delle vacanze e delle classi aggiunte, e come mezzo necessario per attirare verso le facoltà universitarie un numero di giovani sufficiente a fronteggiare la maggiore richiesta di insegnanti determinata dalla riduzione delle classi aggiunte. Ecco, insieme alla richiesta del ruolo unico purché non limitato alla minoranza classica - il programma economico fondamentale, a cui doyrebbe a nostro credere da ora in poi la Federazione volgere i suoi studi. 5 E dovrebbe elaborare nello stesso tempo un programma di riforme didattiche immediate, e presentare all'opinione pubblica il programma economico e il programma didattico come due parti inscindibili della stessa riforma: perché sarebbe vana ogni riforma didattica finché i professori fossei:o esauriti dalla fatica eccessiva delle classi aggiunte, e finché le troppe vacanze riducessero l'insegnamento a una irrisione; e i professori non sarebbero 5 Dalle riforme fondamentali, che noi proponiamo, sarebbe facile prendere occasione per riparare a tutte le deficienze delle due leggi del 1906, qualora il governo non avesse prima provveduto a sanare i suoi errori. Chi, anzi, abbia pratica di queste questioni non può riconoscere che quelle riforme fondamentali sarebbero impossibili se prima, o almeno contemporaneamente, non si provvedesse a correggere quasi tutte le deficienze delle due leggi. 266 BibliotécaGino Bianco
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