Problemi di riforma scolastica l'appalto. Giudice naturale dell'alunno non è colui che per un anno lo ha istruito, ma colui che deve istruirlo nell'anno successivo e che ha il diritto e il dovere di accertarsi prima di ammetterlo nella sua classe, se ha la preparazione necessaria a seguire utilmente i nuovi studi, e se non frastornerà con la sua incapacità il lavoro degli altri. L'alunno che dalle elementari vuol passare al ginnasio, dia l'esame di ammissione con l'insegnante che dovrà tenerlo con sé nel ginnasio inferiore: sia quindi abolito l'esame di maturità. L'alunno, che dalla terza ginnasiale vuol passare al ginnasio superiore, sia esaminato e dichiarato idoneo da colui che lo istruirà nel ginnasio superiore. Gli esami di licenza ginnasiale sieno sostituiti da esami di ammissione al liceo fatti dai professori del liceo. E l'alunno licenziato dal liceo con un certificato di studi, nel quale i professori attestino sotto la loro responsabilità che egli può presentarsi agli esami universitari, dia un esame d'ammissione prima di entrare nella scuola universitaria. Oggi nessun insegnante è responsabile della asinità dei suoi alunni: egli non ha nessuna libertà di scelta, la scolaresca gli è consegnata dal collega della classe inferiore, né egli può rifiutarla; e nessuno può sapere se gli alunni di una classe siano ignoranti per esser venuti mal preparati dal maestro del corso antecedente o per esservi stati rovinati dagl'insegnanti d'oggi. E la restituzione degli esami secondo il vecchio sistema non modificherebbe punto questo stato di cose immorale e assurdo. Noi vorremmo, che ogni insegnante fosse pienamente libero nel reclutamento della sua scolaresca e fosse pienamente responsabile del profitto di essa. Oggi gli alunni non hanno nessun interesse a stare con un insegnante laborioso e severo: per cui un maestro poltrone è un vero terno al lotto perché li dispensa durante l'anno dal lavoro e li promuove in massa alla classe superiore. Né gli esami ristabiliti secondo il vecchio sistema eliminerebbero quest'incitamento continuo all'immoralità, né quel famoso corpo di polizia giudiziaria, che dovrebb'essere l'ispettorato, porterebbe un serio rimedio a questo male. Sostituendo invece, agli esami di promozione -o di licenza gli esami di ammissione, gl'insegnanti delle classi superiori sarebbero gl'ispettori naturali degl'insegnanti delle classi inferiori; e sarebbero ispettori responsabili della loro opera perché di essa dovrebbero rendere conto alla loro volta ai colleghi delle classi successive ed esercit~rebbero il loro controllo non sui metodi didattici, che sono per natura loro incontrollabili, ma sui resultati dell'insegnamento di cui il maestro dev'essere davvero responsabile. E gli alunni e le famiglie non si acquieterebbero allegramente all'eventuale inerzia o incapacità del maestro, ma protesterebbero con violenza contro chi viene meno al proprio dovere, e funzionerebbero anch'essi da ispettori rigidi e competenti. L'esame di promozione o di licenza è una prova di erudizione, mediante 252 BibliotecaGino Bianco
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