Per una scuola nell'Agro Romano bile in una vasta zona dove impera tuttora il nomadismo dell'alto medioevo; e anche questo, senza aiuti dello Stato, senza il bisogno di quelle leggi speciali che servono cosi bene a turlupinare il prossimo. E a designare la pace avvenuta, ad opera della scuola, fra gli abitanti del vecchio Comune e i nuovi venuti, fino a ieri trattati come forestieri, al villaggio fu dato nome Concordia. Piccolo fatto anche questo. Ma ne risentiremo parlare, scommettiamo, quando i nostri grossi soggetti di cronaca saranno esauriti e dimenticati, e ne parleranno probabilmente i nostri nepoti. Frattanto ne parla sommessamente ai pochi uomini desiderosi di bene e pensosi dell'avvenire, che conta tuttora l'Italia, la seguente circolare che abbiamo letta con grande commozione e che teniamo ad onore della nostra piccola Unità di potere far circolare in un pubblico un po' largo. Egregio Signore, Or son due anni ci rivolgemmo agli amici delle Scuole per i Contadini allo scopo di potere col loro aiuto costruire un locale scolastico in muratura in un villaggio di capanne, per il quale gli abitanti avevano messo insieme con grande sforzo una modesta somma. Una parte del progetto fu subito attuata grazie al generoso concorso di privati e di enti pubblici e la prima aula della scuola di Colle di fuori (territorio di Rocca Priora) - il primo edifizio scolastico rurale nella Campagna di Roma - fu inaugurata il 15 giugno 1912. Da quel giorno la scuola funzionò regolarmente per gli alunni maschi del villaggio. Il modesto edifizio aveva nelle intenzioni dei promotori un grande significato. Gli abitanti del villaggio, oriundi tutti di un paesello collocato a oltre 900 m. sui monti prenestini, Capranica, furono i primi e i soli che si fissassero in modo stabile - da oltre mezzo secolo - sul latifondo laziale. Il suolo dov'essi risiedono venne, or son 14 anni, in possesso del Comune di Rocca Priora. Una certa animosità si manifestò contro di loro da parte dell'Amministrazione, che pure riscuoteva da essi abbondanti tasse e corrisposte per i terreni. Durante la lunga controversia, la scuola in muratura ha dato al villaggio di capanne, che riteneva fino a ieri - come tanti altri simili villaggi dell'Agro - figura nomade e provvisoria, la consacrazione di nuovo centro stabile. Ora i contadini di Colle di fuori - dissipati gli equivoci fra essi e il Comune - sono cittadini elettori di Rocca Priora e utenti della locale Università agraria. Il pericolo superato da questo villaggio incombe su altri gruppi di oriundi Capranicotti, stabilitisi in identiche condizioni nei dintorni su terreni appartenenti a proprietari privati, in numero di circa duemila. Chi osservi una carta dei monti Albani, scorgerà come il versante orientale appaia tanto disabitato, quanto è denso di paesi il versante opposto, su cui sorgono i famosi Castelli romani. È l'antica immensa Macchia della Fajola, regno di briganti leggendari. In queste terre fredde e sterili scesero i Capranicotti a sterpare il macchione spinoso e improduttivo, creando prati e campi nelle valli, rimboscando il monte con regolari e molto redditizi boschi di castagni. Compiuta quest'opera di vera e propria bonifica montana, i proprietari e gli affittuari dei luoghi tentano con tutti i mezzi di cacciarli. Sono circa duemila contadini che dovrebbero, con donne e figli, tornare QOmadi e raminghi per le campagne, o emigrare, spopolando una regione già cosf scarsa di abitanti. A tutti questi poveri e forti lavoratori l'esempio e il successo dei loro fratelli di Colle di fuori, i quali in grazia della scuola rimangono sulla terra da essi bonificata, dà conforto e fiducia. Perciò, formare di questo villaggio un centro sicuro e civile è 1043 BibliotecaGino Bianco
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