Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Problemi educativi ~ sociali vero che in esse s1 studia troppo. Il cosI detto sovraccarico intellettuale, di cui tutti parlano, quando realmente esiste, in generale non è che cattiva distribuzione del lavoro, per cui gli alunni passano da lunghi mesi di inerzia noncurante e sbrigliata a brevi sforzi spasmodici di lavoro affannoso e disordinato, in cui il sovraccarico esiste piu come sentimento della inutilità del lavoro che come peso effettivamente insopportabile. Nelle nostre scuole ci sarebbe un intollerabile sovraccarico intellettuale, se gli alunni dovessero o volessero seguire con coscienza e diligenza giorno per giorno tutti gli studi ad essi imposti dai programmi. Ma in molti casi gl'insegnanti riparano al male col loro buon senso; e quando gl'insegnanti sono inetti, gli alunni riparano essi per conto loro non studiando niente affatto. Quel che oggi in Italia dobbiamo chiedere non è che gli alunni lavorino meno, ma che il loro lavoro sia organizzato meglio, affinché possano lavorare molto di piu! La scuola non deve aggravare e affaticare il cervello a furia di enciclopedia erudita: deve riconoscere nell'alunno il diritto all'ignoranza. Ma deve frattanto dargli la coscienza della sua ignoranza, il desiderio ardente di vincerla, la capacità di lavorare da sé. Solo cosI operando essa darà la vera cultura. Ma non può cosf operare senza esigere un forte e rude e ostinato lavoro. "Col sudore della fronte ti guadagnerai il pane," ha detto all'uomo il Dio della Bibbia. La cultura è il pane dell'anima. E anch'essa non si trova bella e pronta nella culla: bisogna faticare soffrire sacrificarsi per essere degni di conquistarla, per essere capaci di conservarla. 2 Finché la nuova macchina ammm1strativa non sia messa su fino all'ultimo pezzo, i ritardi e i rifiuti di creazioni di nuove scuole o di sdoppiamenti di scuole troppo frequentate,. saranno spiegati con lo stato di transizione fra il vecchio e il nuovo regime. 2 La prima stesura di questo volume apparve nella Biblioteca Popolare di Pedadogia "Scuola e Vita," diretta da G. Lombardo-Radice, per i tipi dell'editore Battiato di Catania, nel 1914. La seconda stesura è questa da noi ristampata; fu pubblicata nella Biblioteca Popolare di Pedagogia della Casa editrice "La Voce" di Roma nel 1922. La prima edizione fu esaurita in pochi mesi, e se ne ristampò una seconda. [N.d.C.] 1 Pubblicato in "L'Unità," 20 febbraio 1914, firmato: L'u., in calce a .uno scritto di Giovanni Macchi. [N.d.C.] 1040 BibliotecaGino Bianco

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