Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

\ Che cos'è la cultura la scuola, durante tutta la vita. Ma senza quella precedente disciplina intellettuale fornitaci dalla scuola, le mille svariatissime e spesso contradittorie nozioni che raccogliessimo giorno per giorno, non coordinate da una forza organica di pensiero, sarebbero non cultura, ma polvere incoerente e pesante e inutile di cultura. Ora per ottenere questo risultato benefico, occorre che la scuola non abbia la pretesa di insegnar tutto. Basta che dia all'alunno un piccolo numero di idee chiare e di nozioni logicamente ordinate su cui e per cm ognuno possa costruirsi da sé il proprio mondo pratico e ideale. VI Invece, tutto il nostro sistema scolastico si fonda sul pregiudizio funesto, che l'alunno deve imparare nella scuola tutto ciò che potrebbe essergli come che sia necessario o magari solamente utile nella vita. Il nostro alunno, prima di essere licenziato, deve conoscere tutti i capi e tutti i golfi e tutti i porti e tutti gli scogli di tutte le spiagge di tutte le terre; e deve enumerare, su due piedi, quanti Rufi ci furono nella letteratura latina. Deve essere dotto in meccanica e in acustica e in ottica e in idrostatica e in termica e in elettricità; e deve conoscere tutti i periodi storici dal principio del mondo ai giorni nostri, e di ogni periodo deve conoscere possibilmente ogni cosa. Deve potere snocciolare speditamente i nomi e le proprietà di tutti i composti dello zolfo, ed analizzare le regole del sillogismo cornuto. Perché si suppone che, fuori della scuola, il nostro alunno non impari nulla, e dopo la scuola non imparerà piu nulla nella vita. Il nostro alunno - quale lo hanno concepito gli ordinatori degli studi -. prenderà la licenza per farla finita con lo studio; come molto spesso prende la prima comunione per farla finita con la fede; come parecchi prendono moglie per farla finita con l'amore. Aprite i programmi delle scuole elementari: e trovate che essi fanno obbligo al maestro di spiegare al bambino di 10 anni i cos1 detti diritti e doveri dell'uomo e del cittadino. Aprite, poi, i libri di testo per la quarta elementare: e troverete che piu di un compilatore ha interpretati i programmi nel senso che, fra i diritti e i doveri dell'uomo e del cittadino, si devono fare imparare ai bambini di 1 O anni anche i doveri del... marito verso la moglie. Ed è naturale che si arrivi a questo grottesco assurdo. Quando si parte dal principio che il ragazzo del popolo, uscito dalla scuola dopo i 10 anni, non imparerà piu nulla, non sentirà piu parlare di nulla, sarà un buono a nulla, non sarà capace di sbrigarsela da sé neanche con la propria moglie, è naturale che ci si senta in dovere di insegnargli nella scuola, a quell'età, anche i doveri coniugali. 1037 BibliotecaGino Bianco

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