Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Che cos'è' la_ cultura oggi cadano dal vostro pensiero come le foglie d'autunno cadono ad una ad una dall'albero - e questo o prima o poi deve avvenire, - ed altre nozioni prenderanno il posto delle attuali, per cadere anch'esse alla loro volta e lasciare il posto ad altre; rimarrà sempre in voi una maggiore agi"' lità intellettuale, un pensiero piu vigoroso, piu largo: e sarà questo il guadagno vero imprescrittibile fatto dalla vostra cultura. I e.e, Perché la cultura vera - co~n paradosso profondo è stata defì-.J.::. >u nita - è "ciò che resta in noi dopo c e abbiamo dimenticato tutto quello h . " c e avevamo imparato. V Purtroppo a noi avviene spesso di confondere la cultura vera dello spirito con la erudizione enciclopedica. Noi stentiamo assai a riconoscere, in noi e negli altri, la incapacità a conquistare la totalità delle cognizioni, la necessità penosa in cui ci troviamo d'ignorare un infinito numero di cose. Noi siamo tutti un po' come quella signora, che leggeva un romanzo all'anno, e parlava per tutto l'anno di questo romanzo, e trovava ignoranti tutti quelli che non avevano letto il suo romanzo, anche se conoscevano una infinità di altre cose che essa ignorava. Molto spesso noi - come quella signora - troviamo "strano" c;he gli altri non sappiano quel che sappiamo noi, anche se per contro sanno moltissime altre cose che noi ignoriamo. E tormentiamo continuamente gli altri e noi stessi, perché non abbiamo il coraggio e l'umiltà di ammettere che le nostre capacità di apprendimento sono e saranno sempre limitate, e che in queste condizioni tanto gli altri quanto noi abbiamo il diritto sacrosanto di essere e di rimanere ignoranti di un numero infinito di cose. Tutti i sistemi scolastici, non solo del nostro, ma anche piu o meno degli altri paesi, si fondano appunto sul disconoscimento sistematico del diritto che hanno i giovani ad ignorare una quantità infinita di cose. Se noi esaminiamo, ad una ad una, in che modo sono entrate nella nostra cultura le nozioni concrete ond'essa è oggi costituita, dobbiamo riconoscere che pochissime di esse sono arrivate a noi attraverso la scuola, e viceversa moltissime di quelle conoscenze che ci furono impartite una volta nella scuola, le abbiamo completamente dimenticate nella vita. Le nozioni concrete che noi oggi possediamo, le abbiamo conquistate dopo la scuola, attraverso tutta la nostra vita, con la esperienza occasionale di ogni giorno, leggendo libri e riviste, ascoltando conferenze e lezioni pubbliche, conversando e discutendo con gli amici, andando al cinematografo - recentissimo mirabile veicolo di cultura, - guardando i quadri di pubblicità, leggendo i giornali: soprattutto leggendo i giornali quotidiani, i quali con tutti i loro difetti sono ai nostri giorni i piu ricchi ed efficaci ed economici distributori della piu varia cultura. Raccoglietevi per un momento in voi stessi; e pensate a quante nozioni 1035 BibliotecaGino Bianco

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