Problemi educativi e sociali Allora l'ufficio di presidenza tentò di scindere la parte VI dell'ordine del giorno dai "considerando," e propose che il convegno votasse quella e non si pronunciasse su questi. Ma il convegno si oppose a questa differenza di trattamento: motivazioni e deliberazioni formavano un tutto inscindibile, e questa perdeva ogni significato se non era presentata come una conseguenza logica di quelle. Allora si iniziò la discussione sui singoli "considerando." Ma qui nuovo tentativo di rinvio: un certo numero di congressisti si dichiarò non sufficientemente informato per poter affermare che le leggi finora approvate non sono state sufficientemente finanziate e che i fondi insufficienti sono stati assorbiti dai comuni piu intraprendenti. Ma il "sofisma dilatorio" era cos1 grossolano, che la maggioranza del convegno ne fece subito giustizia, ricordando, a chi si sentiva male informato, che aveva il diritto sacrosanto di astenersi nelle votazioni, o addirittura di votar contro. Resasi necessaria la discussione in merito, si chiesero le prove delle affermazioni contenute nei "considerando." Pochi dati di fatto caratteristici, poche cifre nette e precise, confermate dalla esperienza personale della grande maggioranza dei presenti, convinsero gli oppositori a riconoscere che nel giorno c'è la luce e che di notte c'è il buio. Non essendo possibile negare fatti di notorietà universale, si tentò il gioco di scaricabarile: la colpa non è dello Stato, bens1 dei comuni. Ma qµesto, lungi dal diminuire il valore dei "considerando," li rafforzava: dal momento che si sa che ci sono dei comuni inerti, il fare leggi con stanziamenti insufficier1rti significa dare modo ai comuni piu attivi di attirare a sé subito i fondi insufficienti, e quando gli altri comuni si faranno avanti, sia pure con ritardo, non troveranno piu niente per loro. D'altra parte, l'amministrazione dello Stato non ha forse tutti i poteri necessari per sostituirsi ai comuni inerti? perché non si sostituisce, dunque? La verità è che non si può sostituire, perché i fondi stanziati non bastano; e dopo che si sieno accomodati i comuni piu intraprendenti, non resta piu nulla per gli altri. Arrivata a questo punto la discussione, sorse un problema di forma e di convenienza: la forma dei "considerando" urta va i rappresentanti dei comuni piu colti, i quali non potevano riconoscere che sia colpa loro se essi sono piu attivi in confronto di altri comuni piu inerti per incultura o per vere e proprie ostilità delle classi dominanti contro la scuola popolare. Messa la discussione su questo terreno, era facile trovare una nuova forma, che senza urtare gli uni, salvasse la sostanza, a cui tenevano gli altri. E cos1, dopo tre ore di discussione, l'ordine del giorno fu approvato colle seguenti modificazioni: Al posto del comma II si approvò: 1022 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==