Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Un convegno per l'educazione popolare miglioramento delle condizioni economiche dei maestri e delle maestre delle scuole popolari e dei giardini d'infanzia; - un quadro, insomma, sistematico e completo di tutto ciò che è necessario per risolvere integralmente e radicalmente tutti i problemi della istruzione e della educazione popolare. Ma subito dopo, la discussione s1 accese v1v1ss1ma intorno al seguente ordine del giorno: Il Congresso: I. riconoscendo che le leggi finora approvate dal Parlamento Nazionale in fatto di istruzione popolare hanno presentato sempre il difetto di stanziare somme che erano insufficienti per la esecuzione totale delle riforme, a cui le leggi promettevano di provvedere; II. considerando che, data siffatta sistematica insufficienza di mezzi, non solamente le leggi sono rimaste in larghissima misura ineseguite, ma i mezzi insufficienti messi a disposizione dell'amministrazione sono stati assorbiti dai comuni piu colti, piu ricchi, piu intraprendenti, cioè da quelli che meno avrebbero avuto bisogno degli aiuti e del pungolo dello Stato, in confronto dei comuni piu arretrati, piu poveri, piu indifferenti alle necessità della cultura popolare; III. considerando che l'approvazione di nuove leggi per provvedere ad altri bisogni della cultura popolare, sempre senza mezzi sufficienti, determinerebbe nuove fortunate iniziative dei comuni piu colti e piu ricchi per confiscare a loro profitto le somme stanziate, le quali sarebbero il frutto di imposte pagate da tutta la nazione; IV. considerando che rimanendo ineseguite le vecchie leggi a danno dei comuni piu poveri, e creandosi nuove leggi, di cui si sa in precedenza che approfitterebbero i soli comuni piu ricchi, si verrebbe a compiere opera di ingiustizia antidemocratica e ad approfondire il pericoloso dislivello fra la minoranza colta e progressiva del paese e la maggioranza arretrata e ancora analfabeta; V. considerando che l'Italia arretrata e analfabeta è l'Italia agricola, che ha dato la enorme maggioranza dei soldati alle trincee, e non ha goduto nessun vantaggio delle industrie di guerra: e che in quest'Italia agricola l'Italia meridionale e insulare non ha goduto neanche del movimento di ricchezza determinato nelle regioni vicine alle operazioni di guerra dall'accentramento delle forze militari; e che in queste condizioni il sorgere di nuove leggi, che creassero nuove condizioni di progresso ai comuni piu fortunati della nazione e meno danneggiati dalla guerra, e continuassero a lasciare senza aiuti efficaci i comuni piu infelici e piu danneggiati, costituirebbe una intollerabile immoralità; VI. afferma la necessità che le leggi destinate a promuovere l'elevamento della cultura popolare contengano sempre stanziamenti di spese sufficienti a coprire i bisogni dell'intera nazione, anche se graduate per una non breve serie di anni; e che prima di votare qualunque nuova legge, il Parlamento senta il dovere di probità e di giustizia di stanziare le somme occorrenti alla esecuzione delle leggi già votate. Messo di fronte a quest'ordine del giorno, l'ufficio di presidenza del convegno tentò dapprima di evitare la discussione e la votazione, rinviandole alla fine del convegno, cioè- al momento in cui i piu sono partiti, ~ i rimasti sono stanchi, e gli ordini del giorno si votano tutti all'unanimità col sottinteso che nessuno è obbligato a prenderli sul serio. La grande maggioranza del convegno insorse risolutamente contro questo tentativo di soffocamento, e impose la votazione immediata. 1021 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==