La legge Daneo-Credaro per la scuola popolare III A rendere sempre piu difficile ai Comuni meridionali l'onere del servizio scolastico, hanno contribuito poderosamente gli errori e le assurdità delle nostre leggi, che sono fatte quasi sempre coi piedi. In forza della vecchia legge del 1886,4 le scuole furono classificate secondo la popolazione della città in cui si trovano; ed i maestri hanno stipendi diversi secondo la popolazione della città in cui insegnano. Per esempio, nelle città di piu che 4.000 abitanti i maestri avevano, secondo la legge dell' '86, uno stipendio minimo di L. 1.000: nelle città da 1.500 a 4.000 abitanti lo stipendio minimo era di L. 950; e cosf di seguito, le scuole cambiavano di classe e i maestri scendevano di stipendio, via via che diminuiva la popolazione dei Comuni o delle frazioni in cui si trovano le scuole. Di modo che il maestro di un piccolo Comune sotto i 2.000 abitanti costava 700 lire all'anno. Ora bisogna notare che nell'Italia meridionale la popolazione rurale non vive, come al Nord e al Centro, disseminata per la campagna, ma abita agglomerata nelle città. Esce la mattina per il lavoro e torna la sera a mangiare e a riposare. Perciò nell'Italia meridionale, a pari popolazione col Nord, c'è un numero assai minore di Comuni. Per esempio la provincia di Alessandria ha 825.000 abitanti, e quella di Bari ne ha 831.000. Dunque quasi la stessa popolazione. Però, essendo diversamente agglomerata la popolazione, abbiamo che in provincia di Alessandria i Comuni sono 343, in provincia di Bari sono 53. La conseguenza è che in provincia di Alessandria c'è un solo Comune urbano di l" classe, in cui i mae1stri secondo la legge del 1886 costavano 1.000 lire; mentre in provincia di Bari questi Comuni sono 5. I Comuni urbani di 2a classe, dove i maestri costavano L. 950, sono 4 in provincia di Alessandria e 12 in provincia di Bari. I Comuni di 3a sono 11 in provincia di Alessandria e 28 in provincia di Bari. Viceversa i Comuni piu piccoli sono piu numerosi in Alessandria che in Bari. Per esempio, i Comuni rurali di 3·a classe sono 246 in provincia di Alessandria e 8 in provincia di Bari. E in generale le stesse differenze ci sono fra le altre provincie del Nord e il Centro d'Italia e quelle del Mezzogiorno. La conseguenza è che nei Comuni meridionali, che sono bensf piu 4 La legge Casati (1895) per stabilire la misura degli stipendi divise le scuole in due grandi categorie: urbane e rurali. Disse urbane quelle dei Comuni che avevano il titolo di città e rurali tutte le altre. Poi, a seconda dell'agiatezza e del numero degli abitanti di ogni Comune, suddivise ciascuna categoria in tre classi. Rilevandosi tuttavia l'insufficienza del titolo di città per poter comprendere fra le urbane molte altre scuole di centri importanti nello stesso interesse della carriera dei maestri, con disposizioni successive si decise che fossero considerate tah anche le scuole dei Comuni che erano obbligati a mantenere scuole per grado superiore e cioè le scuole dei Comuni aventi una popolazione non inferiore a 4.000 abitanti, entro il raggio ·di 2 Km. Di questa classificazione si tenne sempre conto quando si trattò di portare miglioramenti economici agli stipendi dei maestri e perfino quando con la legge 4 giugno 1911, n° 487, le scuole, salvo eccezioni, furono trasferite dalla amministrazione dei Comuni a quella del Consiglio scolastico provinciale. [N.d.C.] 1005 BibliotecaGino Bianco
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