Problemi scolastici tecnici Per quel che riguarda il trattamento economico, non basterebbe elevare gli stipendi minimi. Bisognerebbe anche che i pagamenti fossero fatti direttamente ai maestri sempre dalle casse provinciali, salvo ad impegnare a favore delle Provincie le somme relative sui proventi delle tasse comunali. È necessario finalmente aprire al maestro una carriera, riunendo in un unico ruolo i maestri di tutta una provincia; obbligando tutti a cominciare dalle sedi piu sgradite; dando le sedi piu desiderate in premio ai migliori; permettendo ai migliori di diventare Ispettori scolastici e Provveditori, senza bisogno di nuovi esami e di diplomi d frequenza a scuole pedagogiche universitarie. VII In che modo questo gravissimo problema della preparazione, del reclutamento e del trattamento dei maestri, e tutti gli altri problemi amministrativi e .fìnanziarii e didattici, a cui abbiamo accennato, possano essere realmente avviati a sollecita soluzione con l'avocazione della scuola allo Stato, noi non riesciamo a vedere, nonostante che ci abbiamo messo per parte nostra la migliore volontà. L'avocazione della scuola elementare allo Stato in provincia di Reggio Calabria è desiderata da tutti gli amministratori dei Comuni, che s'illudono con l'avocazione di essere liberati da qualunque spesa; e dai maestri, a cui fa tralucere la speranza di condizioni meno disagiate. E chi oggi in Italia non si dimostra entusiasta di questa famosa avocazione, minaccia di essere condannato senz'appello come oscurantista clericale. Se, però, invece di parlare di avocare le scuole allo Stato, si dicesse piu chiaramente che lo Stato è il Ministero della pubblica istruzione, noi crediamo che nelle turbe i favori avocatorii si calmerebbero assai. Questo Stato, da cui tutti sperano la salvezza, fino a pochi giorni or sono non ha sostenuto per l'istruzione popolare nessun serio sacrificio .finanziario, e si è limitato a fare lo splendido coi denari degli Enti locali. Questo Stato-provvidenza, secondo la legge pel Mezzogiorno,15 ha la facoltà di sostituirsi ai Comuni, inerti od ostili, nella costruzione degli edifizi scolastici; ma fra il 1906 e il 1908 nessuno sa che in provincia di Reggio Calabria il suddetto Stato abbia fatto serio uso della sua facoltà. La legge del gennaio 1909 ha dato allo Stato salvatore pieni poteri anche per assicurare la continuità del servizio scolastico nei paesi colpiti dal disastro del 28 dicembre; e dei pieni poteri lo Stato non si è servito affatto per molti mesi, ed ora se ne sta servendo come peggio non si potrebbe desiderare. Le leggi comuni consentono allo Stato onnipotente di promuovere la ts Legge 15 luglio 1906. [N.d.C.] 997 BibliotecaGino Bianco
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