Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Problemi educativi e sociali éonfortante di un sentimento nazionale piu realista e meno retorico di quello a cui dobbiamo tanti errori e tante delusioni, dall'altro minaccia di far credere ai settentrionali che solo nel Mezzogiorno le cose vadano male, alimentando in essi la illusione vanitosa di una propria superiorità naturale e di una inferiorità inguaribile dell'Italia meridionale; e ciò produce l'effetto, funesto sopra tutti, di convincere i meridionali stessi di questa loro innata inferiorità, e di giustificare l'egoismo inerte e flaccido delle classi dirigenti dell'Italia meridionale, a cui non parrebbe vero di perpetuare il presente stato di cose, sotto le ali di una altrettanto comoda, quanto inespiabile fatalità. Per risolvere il problema della preparazione, del reclutamento e del trattamento dei maestri, che è pregiudiziale a qualunque altra riforma scolastica, un notevole provvedimento fu preso l'anno scorso [ 1909] col deliberare la istituzione di una scuola normale mista a Reggio Calabria. Abbiam raccolto a Reggio, da buona fonte, che la provincia progetta di annettere alla scuola un convitto per alunne; ed è questo un ottimo proposito, che speriamo sia tradotto sollecitamente nella realtà. E oltre al convitto femminile, occorrerebbe un convitto maschile molto economico per incoraggiare le famiglie dei Comuni lontani a mandare i loro figli a Reggio. In parecchie famiglie di piccoli proprietari fondiari della provincia da noi studiata, c'è la tendenza ad avviare i figli per maestri elementari, con la speranza che questi, ritornati al paese dopo gli studi, aggiungano al piccolo reddito delle terre i modesti guadagni di maestro. È una tendenza che va con ogni cura incoraggiata, purché si abbia poi l'energia di obbligare il maestro ad essere anche maestro diligente e non solamente piccolo proprietario: e il migliore incoraggiamento è quello di offrire alle famiglie una istruzione magistrale comoda e a buon mercato. Per i Comuni alpestri, dove nessun maestro forestiero è disposto ad andare, gioverebbe assegnare una borsa di studio o un posto gratuito nel convitto a qualche giovinetto o ragazza intelligente del luogo, magari con l'espressa riserva che il diploma di abilitazione, ottenuto con siffatto aiuto, debba valere per un certo numero d'anni solo per il Comune originario. E, ricostruendo le scuole, occorre nei Comuni piu disagiati preparare una modesta abitazione per il maestro e specialmente per la maestra. In tesi generale, bisogna mettere un termine alla produzione disordinata dei maestri elementari. Sarebbe necessario, come si pratica in Francia, calcolare il fabbisogno annuo di maestri per ciascuna provincia, ed organizzare un sistema di borse di studio e di esenzioni di tasse tale che attiri alle scuole normali della provincia quel numero di alunni che sia sufficiente a soddisfare le necessità annue. E quando la offerta di mano d'opera divenisse poi sovrabbondante, allora occorrerebbe elevare le tasse e diminuire le borse di studio, fino a far discendere l'offerta al livello necessano. 996 BibliotecaGino Bianco

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