Problemi educativi e sociali e sostengono tuttora che il saper leggere e scnvere è una disgrazia. "' 2 E dello stesso parere era evidentemente quel sindaco - persona del resto intelligentissima - di un importante Comune di montagna, che diceva a noi: "I contadini analfabeti sono docili; gl'individui veramente pericolosi sono i semianalfabeti, che credono di essere gran che, perché sanno leggere e scrivere. 11 E un altro sindaco ci spiegava come qualmente nel suo Comune gli esami di proscioglimento si fanno con grandi precauzioni e col rispetto di tutte le formalità, perché il certificato di proscioglimento conferisce il diritto elettorale, e i voti nel paese si pagano fino a 300 lire, e perciò bisogna andare molto cauti nell'aumentare il numero degli elettori. Uno dei maggiori ostacoli alla diffusione dell'istruzione nel Mezzod1 è stata sempre la ristrettezza delle aule, che costr 1 ingono ben presto i maestri a respingere le iscrizioni. Ma tutte le leggi fatte per promuovere la costruzione di nuovi edifizi e le facilitazioni concesse sono rimaste purtroppo lettera morta. Nel decennio 1889-1898 i prestiti di favore fatti dallo Stato ai Comuni per edifizi scolastici sono stati di L. 1.560,50 per ogni 1.000 abitanti in Liguria, e di L. 0,80 per 1.000 abitanti in Calabria. Strano sistema di governo che concentra i sussidi nelle regioni piu ricche e ne lascia prive le regioni piu povere! Se non che la colpa non è tutta del governo; in buona parte è delle amministrazioni locali meri-I dionali, che perdono tutto il loro tempo in piccole lotte faziose e trascurano e spesso ignorano addirittura le leggi favorevoli agl'interessi generali. Nuove facilitazioni ha offerto ai Comuni del Mezzogiorno la legge 15 luglio 1906, che ha messo a carico del governo un terzo della spesa necessaria alla costruzione di nuove scuole, e consente ai Comuni di contrarre, per gli altri due terzi, mutui di favore all'l o all'l e mezzo per cento con la Cassa depositi e prestiti. Purtroppo nel regolamento 2 dicembre 1906 per l'esecuzione della legge, la burocrazia ha affastellate tante formalità ed ha subordinato la concessione dei contributi e l'autorizzazione dei mutui a un tale ammasso di norme cosI dette igieniche - teoricamente perfette per un paese di miliardari, praticamente inattuabili fra noi perché troppo costose e disadatte ai modesti bisogni dei piccoli e poveri Comuni - che ci vuole una gran buona volontà nelle Amministrazioni comunali per andare fino in fondo a tutta la via crucis delle pratiche, delle relazioni e dei certificati; e le scuole - se si dovesse stare alle ingiunzioni dei signori, che pretendono imporre da Roma al Nord e al Sud, al piano e alla montagna, ai climi freddi e ai climi caldi, la lunghezza e l'altezza delle mura, la forma delle finestre, i colori degli zoccoli e delle pareti e financo il modello delle porte e delle tende, - le scuole verrebbero a costare cosI care, che le spese raddoppiate o triplicate eliminerebbero i vantaggi dei mutui all'l o all'l e mezzo per cento. Ma le norme 12 "Bollettino dell'emigrazione," 1908, n. 13, p. 67, 992 BibliotecaGino Bianco
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