Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Problemi educativi e sociali ci - fanno "lezioni particolari," come dicono sul luogo, un sarto, un impiegato postale, un impiegato municipale, uno che ha la licenza liceale e che di giorno fa il venditore di giornali e di sera il maestro. A Serrata, comunello montuoso di 1.200 abitanti del circondario di Palmi, fanno lezioni private di leggere e scrivere il parroco, un supplente assessore, il conciliatore, un privato e tre o quattro donne. A Bova Marina, un giovane provvisto di sola licenza elementare superiore guadagna la vita facendo il maestro ambulante. A Pellaro, l'ufficio di maestro ambulante lo compie il figlio di un capraio. In una lontana frazione di Siderno fa lezioni particolari un monaco, che per conto suo sa appena leggere e scrivere; e i contadini se ne contentano in mancanza d'altro. Il salario mensile, che questi maestri riscuotono dagli alunni, oscilla fra una lira e due lire; in qualche luogo i contadini pagano il maestro in natµra, oppure gli prestano qualche giornata di lavoro. Quando noi abbiamo domandato perché mai i contadini preferiscano pagare i maestri privati, invece di andare gratis alle scuole pubbliche, abbiam raccolto sempre, secondo le diverse condizioni locali, qualcuna delle seguenti risposte: perché non esiste scuola pubblica; perché la scuola pubblica è scomoda per la distanza; perché durante le raccolte i parenti preferiscono di mandare i bambini a scuola la sera, e le scuole serali pubbliche, dopo la legge 1904, sono riserbate ai soli adulti analfabeti; perché nei periodi in cui ci sono lavori agricoli, i maestri privati tengono con sé i bambini tutto il giorno e non per poche ore; perché le scuo-i le private restano aperte nei mesi in cui i contadini non hanno lavoro, mentre le scuole pubbliche fanno vacanza proprio quando i contadini sono disposti ad andare a scuola; perché il maestro o la maestra della scuola pubblica non insegnano bene. Allorché si trattava di scuole femminili, spesso ci è stato detto che alle scuole private le bambine hanno il vantaggio di imparare i lavori da sarta. A Gioiosa Jonica, una maestra molto intelligente ci faceva osservare che, nonostante i regolamenti facciano alle maestre obbligo di esercitare le alunne in lavori femminili modesti, la tendenza naturale delle maestre pubbliche è a "far bella figura" insegnando lavori fini, come merletti e camicie ricamate; e con questi lavori ottengono lode dalle signore; intanto le ragazze del popolo vanno ad imparare a tagliare e cucire gli abiti grossolani piu comuni presso maestre private, dove magari non imparano né a leggere, né a scrivere. Ma deve trattarsi di un fenomeno speciale per la città di Gioiosa: i lavori donneschi nelle scuole pubbliche dei Comuni minori sono quasi totalmente sconosciuti. In generale si può dire che la scuola comunale in Calabria serve, fino a un certo punto, ai fanciulli del medio ceto e dell'artigianato; serve assai imperfettamente alla popolazione rurale. In parecchi Comuni della provincia di Reggio Calabria, i contadini fanno fare ai loro figli la prima classe nella scuola comunale: ottenuti gratis i primi rudimenti che 988 BibliotecaGino Bianco

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