Problemi scolastici tecnici tutoria nell'approvare il relativo stanziamento in bilancio." Il Comune di S. Procopio, che nel luglio 1909 aveva chiesto al Ministero un sussidio per rifare i banchi, due mesi dopo aspettava ancora risposta. Ed eguale sorte è toccata ad eguali domande di Delianova e Sinopoli.5 A Ravagnese, il 1° gennaio 1910, i banchi sono ancora in viaggio... A Gallina sono commissionati e si avranno quanto prima. Speriamo bene.6 E mentre il Ministero della Pubblica Istruzione riduce tutta la sua attività a scrivere flebili epistole al Ministero dei Lavori Pubblici, per ottenere che il Genio Civile si degni ricordarsi delle scuole, il conte Zileri, legato pontificio, semina di chiese e di canoniche, che possono durare una ventina d'anni, i villaggi piu lontani7; e insegna quel che si può fare quando non si è presa l'abitudine della sedentarietà sulle poltrone bene retribuite dell'alma Roma, e s1 conserva ancora un po' di calore disinteressato nell'anima. La conseguenza piu dannosa di questa mancanza di ogni piano organico, e dell'abitudine italica di lasciarsi sorprendere dalle questioni e di seguire via via l'impulso immediato, senza alcuna veduta sintetica, senza alcuna coordinazione di sforzi, non è solamente la disorganizzazione attuale di ogni attività scolastica in un paese cosi profondamente inquinato dall'analfabetismo: è sopratutto lo sperpero delle risorse finanziarie, con cui si dovrebbe provvedere alle soluzioni definitive e che invece sono esaurite alla peggio in provvedimenti provvisorii. Queste baracche provvisorie per scuole, che nascono con tanta fatica un anno dopo il disastro, costano in media non meno di 1.500 lire l'una; e queste somme dovranno poi rifonderle i Comuni allo Stato sui sussidi ad essi assegnati dalla legge del gennaio 1909. Di maniera che lo Stato sta consumando colle sue baracche provvisorie una proprietà dei Comuni; i quali, quando dovranno costruire gli edi5 Lo Stato concede, in tutto il Regno, su proposta favorevole del R. Ispettore e del Consiglio scolastico, un sussidio per acquisto di suppellettile scolastica, in ragione di un terzo della somma erogata dal Comune. Questo in via normale. In Calabria, essendo avvenuto il terremoto, è naturale che lo Stato ... non conceda nulla. 6 I Comitati di soccorso, che donassero ai Comuni banchi ed altri arredi scolastici, farebbero, con poca spesa, opera sommamente utile. 7 Nel luglio 1911 gli inviati pontifici presentarono al Papa la relazione dei lavori fatti. Avevano ricevuto lire 3.790.651, che furono spese: per chiese e locali annessi, lire 2.220.490; per istituti educativi e di beneficenza, lire 1.297.142; per monasteri, lire 130.350; per associazioni cattoliche e studenti, lire 67.516; per beneficenza, lire 63.652. I lavori eseguiti furono: padiglioni e chiese 218; abitazioni 156; scuole 26; collegi, educandati, asili d'infanzia, associazioni giovanili 21; chiese in muratura interamente ricostruite 2; chiese in muratura interamente riparate e riaperte al culto 83; chiese in muratura riparate e riaperte al culto 102; istituti pii, educandati e scuole riparati 19; monasteri riparati 6 (" Corriere della Sera," 12 luglio 1911). Per quel che riguarda l'opera del governo nel campo scolastico, un amico, che era in grado di essere sicuramente informato, ci scriveva il 22 luglio 1911: "Le costruzioni definitive delle scuole non sono ancora cominciate in questa provincia; dovunque (se si toglie l'edificio scolastico di Laureana di Borello, iniziato prima, danneggiato, ultimato dopo il terremoto) si vive ancora nelle vecchie aule (?) o nelle baracche di vario tipo costruite dopo il terremoto." In questo mese d'agosto 1913, nel quale vado curando la stampa del presente volume, abbiamo questo stato di cose: a Laureana di Borello 10 aule costruite, delle quali 2 disadatte; occorrerebbero poi altre 4 aule. Nei Comuni di Oppido Mamertina, Cittanova, Radicena, Ardore, Delianova e qualche altro, sono stati fatti lavori in baracche già esistenti in modo da renderle servibili ancora per una durata da 10 a 30 anni. In due o tre Comuni, fra i quali Reggio, è stato impegnato il suolo per le costruzioni, ma il progetto tecnico non è ancora definitivamente finito. Per altri 25 Comuni è allo studio o è già completato il progetto degli edifizi. 981 BibliotecaGino Bianco
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