Problemi scolastici tecnici ti e prestiti mutui di favore all'l o all'l ½ per cento; e la legge del gennaio 1909 per le provincie di Messina e Reggio Calabria stanzia 30 milioni per la ricostruzione di edifizi pubblici comunali; ne segue che dalla sciagura del 28 dicembre, se sapremo fare, noi potremo ricavare almeno il vantaggio di risolvere bene, per la provincia di Reggio, il problema degli edifizi scolastici. Se sapremo fare! Qui cominciano i guai. I Comitati di soccorso, passato il primo periodo dei salvataggi e degli aiuti immediati, impiantarono in una trentina di Comuni qualche tendone o qualche baracca provvisoria ad uso di scuola, in cui si fece lezione alla meglio, alternando l'insegnamento nella stessa tenda fra le diverse classi per alcune ore del giorno. Ma nella piu parte dei Comuni, durante l'anno passato [1908-1909] le scuole pubbliche non funzionarono affatto, per mancanza di locali. E data la immensità del disastro e l'urgenza di provvedere a necessità piu fondamentali, è doveroso riconoscere che le recriminazioni per la mancata opera del governo sarebbero ingiuste, oltre che oramai vane. Temerario, invece, non era sperare - come noi speravamo - che il governo avesse approfittato dei nove mesi che lo dividevano dall'apertura del nuovo anno scolastico, per disporre le cose in modo che le scuole potessero funzionare regolarmente. E difatti, nella primavera, il Ministro della Pubblica Istruzione3 invitò i Comuni della provincia a presentar domanda affinché il Ministero dei Lavori Pubblici ricostruisse le scuole, e accompagnò l'invito con un progetto di edifizio, per cui nelle frazioni rurali si provvedeva anche all'abitazione del maestro. E a Reggio Calabria e a Villa S. Giovanni cominciò la costruzione di alcuni edifizi in legname, messi insieme con pezzi preparati dalle officine ferroviarie, e capaci di durare con un'accurata manutenzione anche per una ventina d'anni. Ma a un certo punto il lavoro si fermò. Il Ministero si avvide che non c'erano fondi per andare avanti e le baracche costavano troppo: 6.000 lire per cia.J scun'aula di legno, abbastanza ampia, ma bassa e lugubre e non molto adatta ad un clima cosi caldo, almeno in pianura, mentre un'aula in muratura dovrebbe costare, se non si pretenda farne un edifizio di gran lusso, tutt'al piu altrettanto. E fino al settembre 1909 non se ne fece piu nulla. Nel settembre il Ministero della Pubblica Istruzione si ricordò, ad un tratto, che anche in provincia di Reggio Calabria presto avrebbero dovuto riaprirsi le scuole. E quasi che laggiu non ci fosse un Provveditore, vi mandò in missione un altro Provveditore ad implorare dal Genio Civile la costruzione di baracche provvisorie. Quando noi fummo in Calabria, a mezzo ottobre, le baracche provvi~ sorie avevano incominciato a sorgere in alcuni Comuni della costa tirrenica; 3 Luigi Rava, ministro della Pubblica Istruzione dal 2 agosto 1906 all'll dicembre 1909. [N.d.C.] 979 BìbliotecaGino Bianco
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