Problemi educativi e sociali e, al pnmo scatto, li mette al fresco; chiude gli occhi sulle bastonate che toccano ai nemici, e interviene energicamente, con la fascia ad arcobaleno sul petto, quando sono in pericolo i congiunti. Negli ultimi giorni che precedono la votazione, il paese è in istato di assedio: squadre di elettori governativi, tra i quali non mancano mai questurini travestiti in fraterno connubio con la mala vita, occupano le strade e i crocicchi; costringono gli elettori avversarii a rimanere in casa; invadono i Comitati elettorali nemici e li chiudono per forza; fanno guardia ai locali in cui sono sequestrati gli elettori mal sicuri, e li accompagnano a votare con la scheda visibile in mano. Questa è la tattica nel caso che il Consiglio comunale sia nelle mani della camorra governativa. Se nel Comune è stabilito un partito d'opposizione, il governo aggiunge lo scioglimento del Consiglio comunale. Il Commissario regio riceve dal Prefetto, che alla sua volta l'ha ricevuta dal deputato, la nota delle persone ai cui servigi egli si deve mettere. I consiglieri indicati dal Prefetto sono i capi della fazione che va messa al potere; amministrano il Comune sotto la maschera del Commissario; destituiscono gli impiegati avversarii e mettono a posto gli amici; intimidiscono gli incerti e li obbligano a diventare agenti elettorali; moltiplicano le contravvenzioni per l'igiene contro i nemici e annullano quelle degli amici e facendone delle cervellotiche contro i poveri diavoli per poterle poi revocare e accaparrarsi cosI altri voti; ritirano o concedono, sempre in vista dei voti, i permessi di occupazione del suolo pubblico; adoperano tutti i fondi della benefìcienza per la corruzione elettorale; disperdono iri un mese tutti gli stanziamenti di un anno per i lavori pubblici, distribuendoli fra gli appaltatori secondo le convenienze elettorali, e ben inteso che gli appaltatori intascheranno i quattrini e non faranno i lavori. E il regio Commissario fìrma i mandati, spiega al Prefetto la necessità delle canagliate, garantisce da ogni procedimento penale gli amici. Nello stesso tempo studia col microscopio i bilanci dell'amministrazione che vuole stritolare: se irregolarità vengono fuori, tanto meglio; se non ne trova, le inventa; cosI sottomette a processo il Sindaco e gli assessori contrarii, rendendoli ineleggibili. E se alcuno si arrischia a resistere, è messo in carcere per ribellione fìno al lunedI dopo le elezioni, affinché non possa votare. E se qualcuno è cosI ingenuo da querelarli, è sicuro di rimetterci la carta bollata. CosI, intimidite le poche centinaia di avversarii, e comprate le poche centinaia di incerti, è assai difficile che la elezione non porti al trionfo del partito protetto dal governo. Questi sistemi di oppressione e di corruzione sono stati sempre, piu o meno, usati dal 1860 ad oggi nell'Italia meridionale. Ma, col tempo e con l'esperienza, si sono andati via via perfezionando; e l'onorevole Giolitti li ha resi oramai invincibili e... insuperabili. Nessuno ha mai calpestato piu cinicamente, piu brutalmente, piu sistematicamente che non abbia fatto costui, il nostro onore e la nostra dignità. 970 BibliotecaGino Bianco
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