Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Rinascita socialista un piccolo gruppo di masnadieri, che soffocano la vita economica e inqui– nano la vita politica della nazione. E la demolizione del feudalismo doga– nale si rivelerebbe impresa assai meno difficile che non appaia ... finché nes– suno s1 muove. Solamente, bisogna convincersi che una iniziativa antiprotezionista non può partire che dalle organizzazioni della classe lavoratrice: operai, conta– dini, impiegati pubblici e privati. Finché la classe lavoratrice, abilmente trastullata con molteplici diver– sivi, si terrà assente dalla lotta contro i privilegi doganali, sarà sempre age– vole ai grossi feudatad delle dogane cointeressare i minori gruppi d'indu– striali o d'agrar'i - anche naturalmente liberisti - all'arrembaggio prote– zionista, mediante compromessi doganali, bancar1, tributari, ferroviad, ecc. Né in questo, né in nessun altro campo, sarà mai possibile la realizzazione di alcun principio di universale giustizia, senza che prima l'interesse e il dovere e la gl9ria della realizzazione sieno intesi chiaramente e voluti for– temente dalle organizzazioni economiche e politiche della classe lavoratrice. [Da "Avanti!," 12 febbraio 1914.J Rinascita socialisti Se la f~nzione storica del partito socialista dev'essere quella di su– scitare nei diseredati della vita il sentimento della ingiustizia della loro sor– te, educare in essi una pugnace coscienza di classe, e organizzarli per l'eser– cizio effettivo dei diritti antichi e per la conquista di diritti nuovi, - è assai probabile che l'atteggiamento rivoluzionario si adatti meglio di qua– lunque altro a questa importantissima funzione. Il povero, che passa a un tratto dalla inerzia alla resistenza, dall'accettazione cieca della sua sorte allo sforzo per la conquista di un avvenire migliore, difficilmente compirà que– sto trapasso con tutte le regole della educazione ... riformista. Il suo primo movimento di reazione non può esse~e che di ribellione, e questa ribellio– ne non può essere presieduta che da poche idee rudimentali e magari errate, ma capaci di scuotere fino alle radici e mettere in azione tutte le forze dello spirito intorpidito dalle sofferenze e riluttante alla fatica del pensare. In seguito, a poco· a poco, attraverso le esperienze giornaliere della orga- 1 Riprodotto in La cultura italiana del 900 attraverso le riviste cit., pp. 25.3-260. [N.d.C.] 551 BibliotecaGino Bianco

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