Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Il problema della cultura e i· giovani socialisti dottieri intellettuali la responsabilità del particolarismo e della conseguente crisi di sentimento, in cui va naufragando il partito socialista. Solo ha torto, allorché dagli errori dei vecchi intellettuali deduce la inutilità di ogni coltura tanto nei condottieri quanto nei gregari, bastando a tutto la fede - la sola fides sufficit di tutti i mistici incolti e semplicisti -; laddove dovrebbe dedurne che la fede da sé sola può non produrre altro che spropositi, che i gruppi dirigenti della organizzazione politica ed economica della classe lavoratrice dèvono cercare di impregnarsi piu che sia possibile di coltura e di tecnicismo di fronte a tutti i problemi del movimento poli– tico e sociale, che occorre limitare piu che sia possibile la incoltura anche dei gregari, affinché la loro "solidarietà istintiva" si trasformi meglio che sia possibile in volontà consapevole dei suoi fini e dei suoi mezzi, e capace di secondare e controllare e sospingere ed abbattere i condottieri del mo– vimento. Ogni grande trasformazione sociale è effetto di un grande sforzo di pensiero oltreché di un grande sforzo morale. Pensiero ed azio1l'e - ha detto il vecchio Mazzini, deriso troppo stoltamente dai socialisti, falsificato troppo volgarmente dai repubblicani. Studiate ora che siete giovani, per poter agire con forte e lucido pensiero allorché sarete adulti. Per non aver compresa questa necessità elementare di ogni serio movimento, il partito socialista italiano ci dà oggi lo spetJacolo di vecchi che vaneggiano come fanciulli, e di giovinetti che si avviano con gli occhi bendati e ostentando allegramente la propria cecità a ripetere ad uno ad uno tutti gli spropositi dei vecchi. Ancora i giovani socialisti Portici, 27 Ottobre 1912. Egregio sig. Direttore, Mi dolgo un poco del sistema usato da loro riformisti; studiosi di problemi pratici e reali, di tacciare costantemente di incolti e. semplic'isti 3 coloro che si richiamano nella propaganda e nell'azione ai principt massimi del socialismo, quasi che i rivoluzionari avessero saltato a piè pari lo studio e la discussione di quei problemi. Non è dialettica di buon genere, poiché costringe l'avversario a svolgere, invece della difesa obiettiva delle proprie opinioni, quella soggettiva della propria coscienza e del proprio senso di responsabilità nell'esprimerla. Perciò la prego di credere che la nostra critica alle idee del Tasca e dei suoi amici, non solo va piu in là dell'ululato, ma anche del leggiero "formulismo" da irre– sponsabili di cui ci si vuole tacciare, né si può comprenderla nei brevi limiti di un articolo. Questo nella speranza che si possa presto pubblicare un resoconto esatto del con– gresso, almeno delle relazioni (e ad alcune asserzioni di Tasca rispondo sull'Avan– guardia). 3 Noi scrivemmo che la sola fides sufjicit è teoria da mistici incolti e semplicisti: il che non vuol dire che chi la sostiene sia un incolto e un semplicista per definizione: Certe teorie sono, in gener_ale, buone ... per gli altri. [N.d.D.] 539 BibliotecaGino Bianco

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