Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale Dunque, si trovano oggi in Milano, fuori delle liste elettorali politiche: 30 mila cittadini delle classi medie e superiori, i quali evidentemente sono tutti forniti di un grado piu o meno elevato di istruzione; 70 mila cittadini proletari, non analfabeti; 24 mila cittadini proletari analfabeti. Se, pertanto, il diritto di voto fosse esteso a tutti i cittadini non anal– fabeti, l'attuale corpo elettorale (formato da 30 mila elettori delle classi medie e superiori e 30 mila elettori della classe proletaria), sarebbe sostituito da un corpo elettorale formato di 60 mila elettori delle classi medie e su– periori, e 100 mila elettori della classe proletaria. Ma, come ha già osservato l'onorevole Bonomi sull'Avanti! del 27 di– cembre, non tutti coloro che dalle statistiche risultano aver dichiarato di saper "leggere" sanno anche scrivere. E non tutti coloro che sanno leggere e scrivere sono cosf avanzati in questa scienza... occulta da poter superare vittoriosamente l'esame proposto dall'onorevole Luzzatti. Fra i proletari non del tutto analfabeti e non ancora elettori, l'onorevole Bonomi, dun– que, ha perfettamente ragione di calcolare che una buona metà potrebbe approfittare della riforma Luzzatti. Dunque dei 70.000 cittadini proletari, non analfabeti e non elettori, esistenti oggi in Milano, soli 35 mila potrebbero conseguire l'elettorato luzzattiano dopo la relativa prova d'esame. Il possibile corpo elettorale milanese, dunque, sarebbe formato da 60 ·1 1 d 11 1 d 85.000 (100.000 -2 70.000) m1a e ettori e e cassi me ie e superiori e da elettori della classe proletaria. Ma queste sono le cifre di quelli che potranno diventare elettori: non ci dànno l'accrescimento "immediato" del corpo elettorale. La legge Luzzatti - è bene gridarlo alto e forte a tutti i fabbricanti e trafficanti equivoci - non dispone la iscrizione di ufficio a un tratto di tutti i cittadini che sono in grado di dar l'esame. La legge Luzzatti impone d'ufficio la iscrizione o la leva elettorale di quei soli cittadini che hanno il certificato di "proscioglimento " dall'ob– bligo scolastico. Quei cittadini, che non hanno i documenti scolastici in regola, non saranno iscritti, se non dopo avere presentata domanda e fatti gli esami. Ora la esperienza giornaliera c'insegna che i cittadini, che hanno i certificati scolastici in regola, appartengono prevalentemente alle classi me– die e superiori, per cui i certificati scolastici servono a proseguire negli stu– di, ad ottenere impieghi, ecc. I lavoratori non si dànno troppa cura di fare regolarmente gli studi e gli esami: per essi i certificati scolastici non hanno valore. Molte volte vanno a scuola, contentandosi solo d'imparare, e non dànno esami. Spessissimo interrompono la scuola prima della fine. Dunque, la legge Luzzatti iscrive in via amministrativa con la leva 460 BibliotecaGino Bianco

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