Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Suffragio universale ( specialmente in rapporto al problema meridionale) vecchia borghesia che piega sotto l'aumento della mano d'opera e precipita alla rovina; c'è dall'altro un ceto nuovo che avanza sempre piu forte e agguerrito. Ambedue invo– cano aiuti dallo Stato. Ma la vecchia borghesia non sa che chiedere esoneri d'imposte e credito a buon mercato per puntellare la sua antica immobilità che traballa. Gli altri - la classe nuova - chiedono invece il miglioramento delle condizioni ambientali in modo da ottenere un piu alto e razionale sfruttamento della terra. Fra queste "condizioni ambientali," importantissima deve essere la possibilità data alle "classi che salgono" di far sentire il proprio peso nella vita pubblica, mediante il diritto elettorale. Perché questa è oggi la condi– zione del Mezzodf. I piccoli borghesi, affamati e degenerati, corrotti e mal– contenti, miserabili e incapaci, che si sprofondano in una rovina sempre piu squallida, hanno il monopolio del voto, e formano quasi ovunque le Amministrazioni comunali, ed eleggono i deputati. La moltitudine, invece, dei lavoratori della terra, che sta costruendo una nuova civiltà, non ha il diritto di voto, ed è esposta senza difesa al parassitismo della classe che muore e che si serve dei poteri pubblici per prolungare la sua agonia. Perpetuare l'attuale sistema elettorale, significa lasciare la classe pa– rassita padrona indisturbata di ogni influenza politica; significa condan– nare l'Italia meridionale ad essere eterna fonte di corruzione, di disordine, di disorganizzazione non solo per sé, ma per tutta l'Italia. Bisogna spazzar via questo sudiciume. Bisogna aiutare le classi che muoiono a morire. E non c'è che un modo: sommergerle nella marea dei contadini per mezzo del suffragio universale. Il quale, certo, non produrrà immediatamente miracoli. Anche nel Nord, per molti anni gli operai diventati elettori per la riforma del 1882, hanno venduto il voto per un piatto di busecca; e tuttora nei collegi piu arretrati le elezioni si fanno a suon di quattrini; e anche i collegi migliori hanno le loro ore di debolezza e di smarrimento: il collegio di Pescarolo non rifiutò il Bissolati nelle elezioni del 1900? il collegio di Reggio Emilia non rifiutò il Prampolini nel 1904? Quando avranno ottenuto il diritto elettorale, anche i lavoratori del Sud commetteranno i loro spropositi, li pagheranno, cadranno, si rialzeranno e impareranno a loro spese a cammi– nare. L'importante è che non stieno piu legati e possano cominciare a cam– minare.19 19 A questo punto aveva termine il testo della edizione Einaudi, che si concludeva con la seguente Nota 1954 di Salvemini: "A cominciare dal 1924 la immigrazione italiana fu quasi del tutto vietata negli Stati Uniti, nel Canadà, nell'Australia. Fu questo per l'Italia meridionale un terribile disastro, da cui non ha mai potuto riaversi. Ma dei miglioramenti avvenuti negli ulti– mi due decenni del secolo XIX e nei primi due di questo secolo molto è rimasto. E quel molto spiega parecchi fra i fenomeni che oggi si presentano nell'Italia meridionale." [N.d.C.] 425 29 BibliotecaGino Bianco

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