Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Un comune dell'Italia meridionale: Molfetta o per la loro grande solidità, o per altri casi fortunati, son riescite a resi– stere alla crisi, restandone del resto anch'esse sconquassate la loro parte. I piu degli antichi proprietari sono andati ad accrescere la classe dei brac– cianti e dei massai; di quelli tuttora esistenti, credo si possano contare sulle dita i fortunati che non abbiano tutti i loro cenci ipotecati; gli altri tirano avanti penosamente, sperando sempre, ·per accomodare i fatti loro, in una raccolta ricca, chè non verrà mai, perché, per quanto grande essa sia, ba– sterà sempre appena a pagare gl'interessi dei debiti stabili e dei debiti flut– tuanti, rinnovantisi con usure sempre maggiori, verso gli strozzini. Se alle ·banche e agli strozzini aggiungiamo l'agente delle tasse, il terno è com– pleto, e possiamo affermare che non passeranno molti anni e i piccoli pro– prietari di una volta scompariranno definitivamente. Io, verbigrazia, sono un piccolo proprietario, se Dio vuole, già "scomparso.'' Sunt lacrimae re– rum, diceva quello! Fittaioli. - Da quello che abbiam detto innanzi, nasce che i fittaioli anteriori al 1884 sono tutti scomparsi e sono andati anch'essi ad accrescere il numero dei braccianti e dei massai. I padroni ormai non dànno ih fitto le terre se il pagamento non è anticipato; vogliono mettersi al sicuro. Questa pretesa dei padroni, oltre all'aver dato l'ultimo tracoHo ai fittaioli antichi, ha prodotto il nascere di fittaioli nuovi. Il pagamento anticipato, il rischio che corre il coltivatore investendo i capitali in terre, in cui le colture non son punto variate e la perdita nell'una non può essere com– pensata dal guadagno nell'altra, la mancanza di capitali, hanno fatto de– cadere enormemente il saggio dei fitti: un fondo che nel 1884 si aveva per cento, oggi si ha per trenta e anche per meno. E chi sono i fittaioli nuovi? Per lo piu strozzini. Nel momento della crisi si son trovati possessori di qualche migliaio di lire; in pochi anni questo migliaio è diventato dieci migliaia; i fondi si affittano a prezzi bas– sissimi; essi sono i soli, che abbiano un po' di capitale; prendono i fondi, sicuri di guadagnarci su, e intanto continuano lo strozzinaggio. Questi sono i piccoli proprietari di domani; questi domani saranno la corazza nuova della borghesia contro il socialismo, saranno i difensori delle leggi, del trono, dell'altare, dell'onestà e della famiglia contro di noi. La piccola proprietà, mentre si dissolve, in parte si ricostruisce 7 ; e le leggi, che se- 7 Questo fatto è dimostrato in modo indubitabile dalle seguenti cifre: nel 1880 in Mol– fetta c'erano 2640 proprietari; oggi ce ne sono 2669. A prima vista questo non si spiega, ed è in urto con quello che abbiam detto sulla crisi terribile cominciata il 1884. Ma va notato che, dei 2669 proprietari attuali, la massima parte sono proprietari per burla; sono rovinati dai debiti; il Bissolati direbbe che tengono in mano il guscio della proprietà, mentre l'uovo .è scappato via. Anche fatta questa correzione alla cifra 2669, resta però il fatto che vi sono 1 29 proprietari nuovi e che a questi 29 vanno aggiunti quegli altri che hanno preso il posto degli antichi piccoli proprietari, non solo effettivamente i;na anche apparentemente proletariz– zati; io solo conosco una ventina di persone espropriate dalle banche e dal fisco. Bisogna dun– que ammettere che nell'ultimo decennio sieno nati almeno un paio di centinaia· di proprietari nuovi. 15 BibliotecaGino Bianco

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