Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale continuamente - i seccatori insopportabili! - ecco in questa esclamazione, che formulate, ahi quanto spesso fra voi e voi e anche ad alta voce; e in essa si compendiano tutte le vostre inconsapevoli tendenze oligarghiche -, gli altri vi ricorderebbero che mentre a voi basta far dimostrazioni e minacciar disordini per ottenere lavori anche non urgenti, i braccianti di laggiu non ottengono neanche i lavori stanziati in bilancio, e se fanno dimostrazioni sono presi anche a fucilate - vile razza inferiore - e il problema della disoccupazione devono risolverlo, senza leggi speciali, con la emigrazione transoceanica. E vi ricorderebbero continuamente, che non dovete vantarvi troppo delle forme di organizzazione che nelle attuali artificiali condizioni siete riesciti a creare; che la vostra affermazione e quella del Gruppo parla– mentare socialista che la cooperazione è per voi sussidio alla resistenza, nel caso vostro non ha base: perché o quei lavori non urgenti vi sono stati concessi perché eravate affamati, e la resistenza e'entra come Pilato nel cre– do; o quei lavori, chiesti in nome della umanità, serviranno poi nei periodi in cui non avrete disoccupati a ridurre la vostra offerta di lavoro ai proprie– tari privati e a consentirvi una resistenza vittoriosa, e allora che resistenza è mai questa eh~ ha bisogno dell'aiuto dello Stato per sostenersi; e che "mette il movimento politico in un poco conveniente rapporto" coi poteri dello Stato? Comprendo che le mie affermazioni vi facciano strillare. Battetemi, ma ascoltatemi, voi e i vostri deputati. Se queste sollecitazioni piu o meno pe– riodiche non sono atti di "camorra," di "succhionismo" - adopero le pa– role odiose - come sarebbero se fossero fatte in nome di appaltatori, che avessero verbigrazia bisogno anch'essi di "dar da mangiare ai figli," di "non tenere a spasso il, materiale," ecc., ecc., questo dipende. esclusivamente dal fatto che le vostre intenzioni sono oneste e non c'è nei sollecitatori alcun lucro finanziario personale; ma nella realtà - che è poi quella, che in po– litica conta - il fenomeno è identico, come una goccia d'acqua. E il giorno, in cui voi aveste dato sul serio una mano, 2ffinché tutti i braccianti affamati, non voi soli, possano farsi sentire, e questo sia, - il Governo non potrà dare piu a voi lavori non urgdnti, mentre lavori vera– mente urgenti altrove non si fanno. Allora il problema economico e politico del bracciantato italiano, e non solo emiliano, sarà non solo nelle parole e nei voti dei congressi, ma nella realtà, un grande problema nazionale e di classe. Allora voi dovrete probabilmente, rinunziare a qualcuno dei vantag– gi frammentarii, che oggi dall'esser soli e relativamente pochi vi sono assi– curati. E nel periodo di transizione, finché il problema non sia risolto per tutti, con una politica d'insieme, dovrete probabilmente ricorrere anche voi a quella emigrazione transoceanica, a cui oggi sono dannate le "razze in– feriori." Ma sarà allora davvero un movimento di classe, continuativo e difficile, che si sforzerà di imporre un mutamento davvero democratico di tutto il metodo della politica generale; e non uno sforzo facile di avanguar– dia oligarchica, che si stacca dal resto dell'esercito e si contenta di provvedi- 370 BibliotecaGino Bianco

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