Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

La nuova crisi del partito socialista mentre si prepara il Congresso di Milano "Un Governo che dia lavori e sussidi a queste cooperative, o che 1st1- tuisca per esse una Banca del lavoro potrà poi compiere ogni sorta di bric– conate in altri campi, senza che nessuno abbia il coraggio di protestare. "Una volta una società capitalistica, per ottenere favori illeciti dal Go– verno, doveva corrompere o comunque asservire ai suoi scopi taluni depu– tati. Oggi le basta fondare una fabbrica nel Collegio di qualche deputato so– cialista per dare lavoro a non piu di cento operai elettori. Di fronte a que– sta... maestranza elettorale il deputato socialista si crede in buona fede tenuto a patrocinare gli appetiti protezionistici di quella industria che dà lavoro ai suoi operai; e con sé tira dietro il Gruppo parlamentare socialista in mol– ti casi!'' "Ma si tratta di qualche caso isolato..." "Purtroppo il fenomeno va oramai acquistando un'estensione impres– sionante, perché negli zuccherifici sono impiegati alcune migliaia di operai. La Federazione nazionale dei bottigliai domanda nei suoi congressi la pro– tezione doganale; l'on. Pietro Chiesa nel suo discorso sulle convenzioni chiede il protezionismo per il lavoro dei caricatori e degli scaricatori del porto di Genova. "E in compenso la neonata Lega nazionale degli industriali invita le organizzazioni operaie a mettersi a lavorare con essa per ottenere un incre– mento di protezionismo doganale. "Naturalmente le spese di tutti questi favori cadono e cadranno sulle spalle della grande maggioranza dei lavoratori, specialmente dei contadini e di quelli del Mezzogiorno in prima linea." "Ma in compenso si dice che il Governo concede una buona legisla- . . 1 " z10ne socia e... "Ma questa legislazione sociale, intesa com'è oggi in Italia, è una so– lenne turlupinatura per i lavoratori ed una delle forme piu pericolose del parassitismo proletario. Se un gruppo di operai privilegiati, dopo avere otte– nuto per sé__ ~na prima legge sociale, )SÌ fermasse a lavorare per estenderla a tutto il resto della massa operaia, allora la sua sarebbe opera veramente socialista e di avanguardia. Ma, disgraziatamente, in Italia i gruppi operai oligarchici, non si fermano mai a guardare indietro, e dopo avere otte– nuto un beneficio ne chiedono subito un altro, che è pagato da tutti, quin– di anche dalla grande massa operaia, la quale ne è esclusa. Ora -questi pri– vilegi allontanano sempre piu le oligarchie operaie dalla classe lavoratrice e le introducono nell'orbita degli interessi e della psicologia padronale." "Ma i deputati e i dirigenti del partito socialista non vedono questa degenerazione delle vostre organizzazioni politiche ed economiche? " "Appena ora si comincia a percepire la impressionante gravità del fe– nomeno, che non era facile scorgere, perché si sviluppava a gradi. Del resto, ciascun deputato socialista finisce col considerare il gruppo operaio col quale è in piu frequenti rapporti, come tutto il 'proletariato.' E a loro 357 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=