Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Suffragio universale, questione meridionale e riformismo Il suffragio ristretto nell'Italia meridionale. - Nell'Italia, invece, con rispetto parlando, meridionale (ilarità), il suffragio universale non esiste, perché il movimento per l'istruzione popolare cominciò da noi solo nel 1877; e ha fatto in trent'anni pochissima strada; e i nostri contadini, essen– do in grandissima maggioranza analfabeti, sono esclusi dal suffragio. Una voce. - Istruiteli! Salvemini. - Se avrete la pazienza di ascoltarmi, risponderò a suo tempo anche a questa interruzione. In questi ultimi tempi, anzi, il numero degli elettori nei nostri paesi è diminuito. Una voce. - Ci dispiace. Salvemini. - Colui, che mi ha interrotto, quando avrà capito di che si tratta, si dorrà della sua interruzione volgare. Turati. - Bravo! Salvemini. - Dicevo che in questi ultimi tempi il numero degli elet– tori è da noi diminuito. Perché la legge, che ha sgravato di alcune imposte locali e di Stato l'Italia meridionale, ha pròdotto l'effetto di fare cancellare d'ufficio dalle liste elettorali tutti quei piccoli contribuenti, che non pagano piu le cinque lire· di imposte locali e le circa diciannove lire di imposte na– zionali; ai quali per diventare elettori bastò una volta il titolo tributario e l'avere fatta la domanda dinanzi a notaio; ed ora, perduto il titolo tributa– rio, devono fare gli esami di terza elementare davanti al pretore se voglio– no riacquistare il diritto elettorale. G. Ferri. - Questo non c'interessa. Salvemini·. - Se si trattasse dei vostri elettori, v'interesserebbe. Cosi'. noi abbiamo che, mentre nel Nord una città di 20.000 abitanti conta 2500 o 3000 elettori; nel Sud lo stesso numero di abitanti dà 800 o 1000 elettori. E, mentre nel Nord per eleggere un deputato sono necessari 3 o 4000 voti contro fortissime minoranze, da noi basta un migliaio di voti e anche meno per fabbricare un deputato. Una voce. - Lo sappiamo. Salvemini. - Ma non lo sentite, e non ne comprendete l'importanza. E, mentre nel Nord il proletariato, avendo il diritto di voto, può pesare con tutta la sua forza nella vita politica e amministrativa, e presidiare con le armi politiche la sua elevazione economica; nel Sud il proletariato è del tutto escluso dalla vita politica. Questa è monopolio incontrastato della clas– se latifondista e della media e piccola borghesia dei professionisti, esercen– ti, appaltatori, impiegati. Quella lotta di classe, che nella vita economica e morale dei nostri paesi è un fatto continuo e netto e spesso eccessivamente aspro, sparisce non appena entriamo nel terreno politico ed elettorale: per– ché uno dei combattenti, la classe lavoratrice, è tagliato fuori da ogni in– fluenza legale. Voci. - Basta! Graziadei. - Va' avanti. È la pnma volta che nei nostri congressi si parla di questione meridionale. 335 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=