Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale ché non avremo 100.000 lire e non ci porremo in mente di fondare un'im– presa seria, che possa fare la concorrenza ai migliori giornali italiani, è inutile sperperare le nostre forze in tentativi, che sono necessariamente dannati ad andare a vuoto. Si possono raccogliere queste 100.000 lire? Io, che sono tutt'altro che ottimista, credo fermamente di sL Conosco moltissimi miei compagni, che sarebbero pronti a qualunque sacrificio per ottenere questo intento, a patto che l'impresa si presenti con tutte le garanzie della serietà e della solidità: io stesso che non darei un soldo perché si rifacesse la seconda edizione dell'Asino, che non ho creduto di dover ridurre il mio stipendio per con– tribuire alla compera di un'azione per la Biblioteca Mattfa, sacrificherei con tutto l'entusiasmo ·cinquanta lire per la fondazione di un giornale come lo voglio io e prenderei l'abbonamento per un anno. E come me so che farebbero molti e molti altri compagni. Che si aspetta dunque? Perché ogni giornale settimanale non apre una sottoscrizione per conto suo? Dobbiamo aspettare sempre la spinta del Comitato Centrale per muoverci? Il capitale sottoscritto _si potrebbe ver– sare a rate; si potrebbe cominciar a versare anche dopo che tutte le 100.000 lire sieno state sottoscritte, ~ ttitte le modalità dell'intrapresa discusse, con– cretate, approvate dai sottoscrittori. Ma quel che importa è di cominciare a fare; il resto verrà da sé. E già che mi trovo in quest'argomento, mi permettano i compagni che vi resti ancor.a un poco per parlare di un'altra questione, che ha con esso strettissima relazione. In quale città dovrà essere pubblicato il gior– nale nostro ? Risponderò nel prossimo numero. II Dove pubblicarlo? In quale città dovrà essere pubblicato il nostro giornale quotidiano? Roma, risponderanno moltissimi miei lettori. Nossignore, ribatto io. Roma è il luogo meno di tutti idoneo alla vita di un giornale socialista. Un giornale pubblicato a Roma, sempre supposto che fosse scritto bene e piu ricco di notizie che gli altri giornali romani, arriverebbe alle 6 di mattina a Firenze e a Napoli; alle 11 a Bologna e a Foggia. Fino a questi punti potrebbe concorrere con i giornali locali, perché i lettori possono bene fino a queste ore aspettare il giornale della capitale, che reca le no– tizie del giorno innanzi con cinque o sei ore di. ritardo sui giornali locali, ma piu complete, piu colorite, piu vicine alla fonte. Ma da Bologna e da Foggia in poi la concorrenza diventa impossibile: al di sopra di Bologna 6 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=