Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Spettri e realtà dentemente impossibile che si continui a lungo cosf senza danni grav1ss1- mi. I problemi professionali e tecnici non si ,possono trattare indipenden– temente gli uni dagli altri e dai problemi generalissimi interessanti la vita di tutto il pàese. I gruppi professionali sono naturalmente esclusi e a lun– go andare si isteriliscono. nell'isolamento egoistico, se non esiste una orga– nizzazione superiore, che coordini i loro sforzi, che subordini gli interessi speciali agli interessi generali, che tenga a freno gl'impazienti e scuota gli inerti, che rappresenti e tuteli di fronte alla minoranza organizzata la mag– gioranza non organizzata. L'immenso o rovinoso errore commesso dal Turati e dal Bissolati, allor– ché continuarono ad appoggiare il ministro Giolitti anche dopo i fatti di Candela,5 - errore che non è stato certo la causa del disfacimento del par– tito, ma che ha indebolito moralmente il gruppo che intorno al Turati e al Bissolati si raccoglieva,· e gli ha diminuita la forza di attrazione durante la inevitabile crisi, ed ha spinti per legittima reazione verso la demagogia grossolana del ferrismo molti elementi che, meglio condotti, sarebbero ri– masti coi riformisti e si sarebbero educati via via ad un lavoro preziosissi– mo - quell'errore fu determinato appunto dal fatto che gl'interessi spe– ciali transitor1 delle organizzazioni reggiane e genovesi fecero dimentica– re al Turati e al Bissolati gl'interessi generali permanenti del paese. E un errore analogo ha commesso, durante i giorni passati, nel Consiglio supe– riore del lavoro, il rappresentante delle organizzazioni economiche di Ge– nova, proponendo, col cordiale consenso dei rappresentanti borghesi, un progetto per il riconoscimento giuridico delle organizzazioni operaie, che sarebbe buono per Genova ma non per l'Italia, e di cui ad ogni modo è imprudente chiedere che si occupi, nelle attuali condizioni politiche del nostro paese, una Camera come l'attuale. Errori di questo genere avverreb– bero piu di rado, se i singoli gruppi non agissero ciascuno per conto pro– prio, ma, pri-ma di assumere una iniziativa, dovessero sentire il parere di tutti i gruppi interessati, stretti insieme da una organizzazione superiore. La stessa lotta contro il clericalismo, a combattere la quale sono evi– dentemente inutili, quando pure non sono dannose, le intermittenti sban– dierate del vecchio stile massonico, laddove essa si deve combattere giorno per giorno, ora per ora, in ciascun gruppo professionale, e deve consistere soprattutto in uno sforzo concorde di tutti i gruppi per ottenere un rinno– vamento della scuola elementare e secondaria, questa lotta per essere for– tunata, esige che i singoli gruppi abbiano un insieme comune di norme di condotta da essere applicate da ciascuno secondo le loro condizioni speciali, e che tutti i gruppi secondino con energia gli sforzi di quelle organizza– zioni che si occupano specialmente delle riforme scolastiche. Se la organizzazione coordinatrice è bene costruita, i singoli gruppi procedono aiutandosi a vicenda per il bene di tutti; se la organizzazione 5 Cfr. supra nota a p. 301. [N.d.C.] 327 BibliotecaGino Bianco ..

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