Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

La questione meridionale e i partiti politici vazione sociale e politica a favore dei detentori della grande proprietà fon– diaria meridionale e del partito moderato italiano. È un programma rovi– noso per il proletariato del Mezzodf, come del resto uno schietto pro– gramma democratico ridurrrebbe alla miseria in venti anni i latifondisti. Ma è un programma; è l'unico programma che esista, data la incapacità dei partiti democratici a formulare il programma proprio. Ed essendo il solo programma esistente, è quello che ben presto vincerà. La sua prima grande battaglia la darà a proposito dei nuovi trattati di commercio, che intenderà vengano rinnovati in senso piu che mai prote– zionista. 8 Già il Giornale d'Italia (23 luglio), fondato coi denari dei grandi industriali protezionisti lombardi per difendere... l'Italia meridionale, ha rivelato quale sarà la tattica del partito sonniniano: Gl'interessi del Mezzogiorno sono oggi, dal punto di vista della produzione, spe– cialmente ;gricoli, ma ciò non toglie che l'avvenire di quella travagliata regione non dipenda pure in buona parte dalla prospettiva di poterci introdurre e svolgere anche una maggiore vita industriale (! !!). Come non tutti gl'interessi agricoli meridionali si possono considerare in contrasto con gl'interessi analoghi delle altre regioni d'Italia; come gl'interessi del consumatore meridionale collimano in gran parte con quelli dei consumatori dell'Italia superiore o centrale, cosi è pur vero che, anche sotto il punto di vista strettamente industriale, il Mezzogiorno ha o dovrebbe avere, in alcuni particolari riguardi, i.nteressi ed aspirazioni comuni, in fatto di una equa protezione verso l'estero, con quelli della produzione ma– nufatturiera in generale. In un interessante articolo pubblicato nel primo numero della nuova rivista L'Ita– lia Moderna, è stato svolto opportunamente questo punto della questione, facendo rilevare tre fatti: 1) che, sebbene in proporzioni limitate relativamente ·al Nord, nel Mezzogiorno esistono pure industrie, le quali si giovano dei dazi doganali; 2) che il Mezzogiorno ha necessità di svolgere la sua vita industriale, essendo sovrabbondante la popolazione per la sola produzione agraria ( !), e può trovare una nuova fonte di prosperità nel dare vita e vigore alle industrie sussidiarie dell'agricoltura cd a quelle che traggono da questa le loro materie prime; 3) che per una fatale condizione di fatto sono appunto le forme di nuovo lavoro industriale che dovrebbero trovar campo di attività nel Mezzogiorno, che oggi non sono sufficientemente protette ed aiutate, sia nell'attuale nostra tariffa generale, sia in quelle convenzionali. Atteggiarsi a difensori degl'interessi industriali... futuri de] Mezzodf per chiedere nuovi favori agli interessi industriali ... presenti del Nord! E la tattica riescirà a meraviglia con l'aiuto della Sinistra e con la complicità attiva e passiva dell'Estrema. Già Gregorio Agnini9 ha proclamato la stupefacente teoria che i capitali si dividono in mobili e stabili: i mobili (quelli dell'industria), essendo... mobili, possono scappare al di ·là dei con– fini e quindi vanno incoraggiati a rimanere nel patrio suolo con la prote- 8 Anche l'onorevole Maggiorino Ferraris, occupandosi largamente nella "Nuova Antologia" del 16 aprile 1903, del discorso Sacchi sulla questione meridionale, ne discute a lungo, appro– vandone molte, tutte le parti; ma della questione doganale ... non dice nulla, e si contenta di ri– produrre le parole dell'on. Sacchi senza commentarle affatto. Eloquente silenzio, il quale ci fa prevedere quale sarà l'atteggiamento del partito sonniniano nelle prossime discussioni doganali. 9 Deputato per piu legislature di Modena e altri collegi emiliani, soci'alista, organizza. tor~ di le~he e di cooperative. [N.ç/.C,J 291 BibliotecaGino Bianco

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