Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Sempre polemiche meridionali! della presente legge elettorale sulla vita della nazione, e libererebbe da un grande inciampo lo sviluppo democratico del Nord. Senonché la riforma sarebbe davvero utile al Sud? Oggi per il Sud sono rappresentati alla Camera i soli interessi malsani di piccoli gruppi parassitari, e non quelli della grande maggioranza sofferente e lavoratrice: domani gl'interessi malsani sarebbero messi fuori combattimento. E non noi prenderemo di essi le difese. Ma resterebbero fuori della Camera anche gl'interessi giusti e legittimi. Tutti gl'interessi meridionali cadrebbero, in– somma, sotto la custodia e la tutela dei fratelli del Nord, che s'incariche– rebbero essi di pensare al nostro bene. E allora, caro Turati, quis custodiet custodes? Chi impedirà ai nostri tutori, divenuti onnipotenti, e non obbligati a far i conti neanche con la rappresentanza latifondista e camorrista, di scialacquare e divorare finanche le ultime briciole della nostra eredità? Il Mezzogiorno si troverebbe ri– spetto al Nord suppergiu nelle stesse condizioni giuridiche, in cui si trova oggi il Trentino italiano rispetto al Tirolo tedesco, in cui si trovava una volta il Lombardo-Veneto di fronte agli altri paesi della monarchia austria– ca. E anche l'Austria diceva di sudare quattro camicie per redimere l'Italia corrotta, e anche i Tirolesi oggi si disperano per la corruzione dei Tren– tini. I baroni sudici, poi, divenuti teneri - come tu speri - dell'istruzione elementare per accrescere il numero degli elettori e riacquistar l'influenza politica perduta, sarebbero una perfettissima imitazione dei moderati lom– bardi, i quali al tempo degli Austriaci aprivano ovunque scuole e morivano d'amore per il povero popolo, che dovevano spingere alle barricate nel 1848 e prendere a fucilate nel 1898. Ma temiamo forte che ci sarebbe un altro parallelo da fare: gl'Italiani del Nord sfrutterebbero gl'Italiani del Sud peggio che gli Austriaci non sfruttassero una volta i Lombardo-Veneti. È vero che, nordici e sudici, siamo fratelli: ma Caino ed Abele non erano fratelli? (Carlo Cattaneo farebbe osservare che in ebraico Caino vuol dire possidente e Abele vuol dire nullatenente.) È vero che i tutori nordici sarebbero democratici, radicali, magari socialisti. Ma le idee astratte non han mai servito ad altro che a giustificare gl'interessi concreti. E nulla im– pedirà mai che nelle questioni doganali, per esempio, alcune industrie del Nord abbiano interessi diversi e magari contrari a quelli di alcune produ– zioni agricole del Sud; nulla impedirà che i partiti, anche democratici, del Nord si preoccupino degli affari e degli interessi dei loro paesi, che essi conoscono e _sentono piu direttamente, a preferenza degli affari e degli interessi del Mezzod1, che non solo dai nordici sarebbero sentiti con minor intensità, ma non avrebbero neanche modo di farsi sentire in un Parla– mento, in cui la rappresentanza me~idionale fosse ridotta a proporzioni ri– strettissime. E in sostegno di questa mia affermazione c'è un fatto abbastanza re– cente e molto significante: il Gruppo parlamentare socialista nel 190.l 'ha votato contro il dazio sul grano, ma ha sostenuto i premi alla marina mci-- 271 BibliotecaGino Bianco

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