Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale A quest'articolo Turati fece seguire una po.stilla, che merita di essere riprodotta integralmente perché sia possibile comprendere il séguito di que– sta polemica e molte altre polemiche successive.3 È verissimo: togliendoci per un momento il passo e prevenendo le supposte nostre obiezioni, Rerum Scriptor4 ci ha alleviato il compito e abbreviata la via. La sua replica anticipata toglie ogni possibile equivoco circa la legittimità dell'at– teggiamento politico dei socialisti del Nord, e, tagliando nettamente tra le sue idee e quelle, per esempio, ciel Tasca, che consigliava a prescindere da ogni contingenza parlamentare anche a costo di aiutare la riscossa dei sonniniani, rende superfluo qual– cuno dei quesiti con cui chiudemmo la nostra prima risposta. Quanto alle proposte del suo amico Tre stelle, che l'Avanti/ sottoscriveva a due mani, Rerum Scriptor le confessa discutibili e, in complesso, vi insiste debolmente: e ciò ne svoglia da una confutazione minuziosa, nella quale, ci pare, avremmo avuto buon gioco. Perché non sarebbe difficile dimostrare come, ad ottenere riforme cosi com– plicate, connesse al gioco di tanti interessi e cli tanti fattori economici, quali sono il credito agrario a base democratica, la riduzione dei dazi doganali, i trattati di com– mercio favorenti le piccole colture meridionali, la conversione della rendita, ecc., la propaganda verbale e l'azione parlamentare delle minoranze abbiano una azione, che può essere molto clamorosa, ma negli effetti è insensibile. Ma Rerum Scriptor batte su un punto: bisogna che i socialisti del Nord si con– vincano dell'urgenza di disfare le camorre amministrative del Mezzogiorno, favorendo le locali iniziative risanatrici, aiutando il disfacimento e la naturale sproporzione della proprietà latifondista, mercé l'opera dei liberi coltivatori, già pronti a prenderne il po– sto. - Pronti? - Nell'Avanti! del 13 dicembre (Guerra al latifondo) Tre Stelle lu– meggiava anche meglio il pensiero cli Rerum Scriptor. "Sarebbe ~ scriveva - un'im– mensa fortuna per l'Italia, se fosse pronta una classe di piccoli coltivatori forniti di piccoli capitali che comprasse per poco o nulla le terre della nobiltà; sarebbe la fine della classe latifondista e il risorgimento del Mezzogiorno." - Sarebbe: molte cose sarebbero... se potessero essere. - E, notato come la mancanza di piccoli capitali e di trattati di commercio rovinosi pel Sud abbiano finora frustrate queste speranze, insisteva Tre Stelle sulle riforme del suo cuore, inneggiando alla "piccola proprietà democratica, espropriatrice dei baroni." La canzone non è socialista, è appena appena borghesemente democratica; la piccola proprietà fu sempre giudicata una forza, nei rispetti del socialismo, eminentemente reazionaria, finché almeno non sia tanto misera e in disfacimento essa stessa, da diven– tare una larva che dissimula lo stato proletario. E piu volte fu, in questa stessa rivista, agitata la questione: se, nei paesi arretrati, sia imprescindibile che l'evoluzione econo– mica rurale passi per lo stadio della piccola proprietà, è se spetti ai socialisti di sospin– gerla su questa via. Fu agitata, ma non risolta: perché è di quei problemi che l'uomo non risolve, e la storia risolve nelle piu svariate maniere. Circa le camorre da disfare - che non sono se non un riflesso di quelle arretrate condizioni economiche - e al bisogno di libertà per le iniziative locali, noi non fummo degli ultimi a proclamar queste cose. 5 Ma l'idealismo non ci accieca a segno che non ci chiediamo se e in quali limiti possa provvedervi un governo che, volendo operare, si preoccupi anzitutto di vivere. Dove infatti un nucleo di audacie liberali esiste e può trionfare (esempio Catania coll'amministrazione De Felice) il presente Governo, anche nel Mezzodi, non gli sbarra certamente il passo. Che può fare dove anche questo nu- 3 [E]. 4 Pseudonimo col quale era firmato l'articolo. Si ricorda che anche Tre Stelle è pseudoni– mo di Salvemini. [N.d.C.] 5 Date la libertà alla Sicilia!, discorso alla Camera del luglio 1896. [N. della "Critica Sociale. "] 268 BibliotecaGino Bianco

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