Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale Come si rimedia a tanta infamia? La vera giustizia vorrebbe che il povero non pagasse tasse; bisognerebbe quindi abolire il dazio consumo e ricavare le 290 mila lire dalle tasse dirette. Ma ad uri tratto questa riforma non si può fare. Però il dazio sulle farine e sulle paste rende L. 123.000 annue, cioè L. 3 per ogni abitante. È giusto che esso venga abolito, perché è pagato in maggior parte dai poveri, che si cibano specialmente di pane e di paste. Una famiglia povera quindi su quanto p~ga ora di dazio verrà a risparmiare almeno 20 lire all'anno, e pagherà il 5% del suo reddito invece del 10. Non è giust-izia completa, ma è già qualche cosa. Ora tutto si riduce a vedere come si ripara alla perdita delle L. 123.000 d'introito. Con la legge Carcano, testé approvata dalla Camera, il Governo dovrà dare al Municipio un sussidio ·pari agli 1 8 0 di 123.000, cioè Li– re 98.000; perciò tutto si riduce a trovare L. 25.000. Non è giusto aumentare la sovraimposta fondiaria, .che già si paga; bisogna colpire il commerciante e l'industriale, che nulla in tasse comu– nali pagano. La tassa sul valor locativo non andrebbe, perché nelle pigioni elevate non si fa mai comparire il prezzo vero, mentre il povero paga una pigione proporzionale al proprio reddito sempre piu alta delle pigioni dei ricchi. Perciò dai partiti popolari si è pensato alla tassa progressiva di fa– miglia, dalla quale andrebbero esenti tutti coloro che hanno un reddito inferiore a L. 1000 annue, cioè gli operai, i piccoli commercianti, i piccoli impiegati. In tal modo il Municipio ricaverà L. -35.000 invece delle 25.000 che perderebbe con l'abolizione del dazio sui farinacei. E cosf chi lucra meno di L. 1000 annue, risparmierà L. 20 sulla farina e sul pane. Chi sarà colpito dalla tassa progressiva di famiglia in L. 5 annue, ne risparmierà 20 di dazio, e quindi ne guadagnerà 15. I piu agiati, che pagheranno 20 lire di tassa di famiglia, si troveranno alla pari. Ma quelli che hanno molti quattrini e pagheranno piu di 20 lire cominceranno a perdere, e perciò essi strilleranno e ci saranno contrarii. Ma noi comprendiamo la ragione della loro opposizione e non ce ne curiamo, perché non possiamo intene– rirci dei ricchi, ma invece solo dei poveri. Con/ erenza del 1° gennaio 1902 Quando si parla a Molfetta di qùistioni scolastiche, non si pensa ad altro che al ginnasio liceo. Ora le 7000 famiglie di Molfetta danno non pi{1 di 300 studenti di latino e greco; da questi, togliendone 50 per altrettante famiglie che hanno due figli da educare, rimangono 25 famiglie interes– sate al liceo-ginnasio; e per queste perdono la pace tutte le altre 6750! Tolti di mezzo quindi gl'interessati, si viene a conoscere che la quistione 252 BibliotecaGino Bianco

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