Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

La questione di Napo.li I bilanci pingui comunali accentrati son H a invitare i conquistatori. E la conquista è facile: si fa un circolo, si dice male di quelli che stan su, ci si fa centro di tutti i malcontenti bisognosi di pane, si conquistano un paio di centinaia di voti, che bastano per la vittoria, dato il suffragio ristret– tissimo; quando siamo sul Comune, non dobbiamo render piu conto a nessuno di quel che facciamo; gli elettori non hanno il diritto di parlare se non una volta ogni tre anni, e con una tonnellata di farina se ne com– prano un paio di centinaia, oltre gli interessati; a tener a posto il prefetto e la Giunta amministratrice ci pensa il deputato; dunque la caccia è libera. Coraggio e avanti! In Napoli le condizioni già spaventose del Mezzogiorno diventano piu spaventose ancora. Se dall'unità il Mezzogiorno è stato rovinato, Na– poli è stata addirittura assassinata: ha perduto la capitale, ha finito di essere il mercato del Mezzogiorno, è caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di persone. Inoltre - riproduco anche qui le parole della Rassegna Settimanale - al giovane dottore, che torna dalla capitale, ben presto il puzzo delle vie, i maiali che assistono perfino ai Consigli comunali, i pettegolezzi d'ogni sorta, i disagi della vita nella sua casa, la miseria paesana, che, se non è petulante e sfacciata come in Napoli, è piu nuda t commiserevole, rendono odiose le verdi sue montagne e tutti i paesaggi del mondo. Il suo pensiero dominante è di fuggire da quei luoghi di miseria e di rifu– giarsi alla men peggio in Napoli. ' Cosi'.Napoli rigurgita non solo dei disperati autoctoni, ma anche dei disperati che vi si raccolgono dalle province. Chi vuol vedere fotografata la vita di questi infelici, legga il romanzo del Verga intitolato Il marito di Elena: è una pittura meravigliosamente vera dalla prima all'ultima riga e dà un indicibile stringimento al cuore. Si aggiunga a tutte queste cause locali di depressione politica e morale l'opera del Governo centrale, che, pur di formarsi nel Parlamento delle maggioranze favorevoli alla triplice alleanza, all'impresa africana, alle spese militari, non ha indietreggiato innanzi a nessuna infamia, e allora si com– prenderà perché la corruzione amministrativa abbia assunto nel Mezzo– giorno, e piu specialmente a Napoli, forme molto piu acute di quelle, che si manifestarono nel Nord. Confesso che, appena lessi la sentenza pronunziata dalla magistratura nel processo Casale,9 la gioia di veder coronati dalla vittoria gli sforzi dei sociali5ti di Napoli fu amareggiata da una angosciosa preoccupazione del– l'avvenire. La vittoria nel processo Casale significa la vittoria nelle elezioni gnosi fatta della vita di uno speciale Comune meridionale (Molfetta) da un collaboratore della "Critica Sociale" nei nn. 5, 6 e 7 del 1897 (UN TRAVET, Un Comune dell'Italia meridionale). [N. della "Critica Sociale."] (Cfr. supra a p. 9.) [N.d.C.] 9 Cfr. nota a p. 204. [N.d.C.] 213 BibliotecaGino Bianco

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