Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

La questione meridionale e il federalismo il "voto ad un ministro che, per esempio, strappasse il Municipio di Napoli per alcuni anni dalle mani dei partiti locali. 11 Può aspettare per un pezzo. Non basta che l'idea federalista venga affermata nelle pagine di un libro; bisogna che diventi programma politico dei partiti democratici. Il federalismo è utile economicamente alle masse del Sud, politicamente ai democratici del Nord, moralmente a tutta l'Italia. La propaganda federalista è la sola che possa isterilire nel Sud la propaganda regionalista, fatta in mala fede dai reazionari unitari. Bisogna che il partito socialista si affermi federalista nel campo politico, ricordando la frase di Proudhon, che "libertà è federalismo, federalismo è libertà 11 ; bisogna che i repubblicani federalisti vengano una buona volta a spiegazioni chiare con i mazziniani e rom– pano esplicitamente ogni solidarietà coi seguaci di un unitarismo, che ha rovinato l'Italia; bisogna specialmente che i democratici del Nord, nel loro interesse, se vogliono evitare una guerra orribile, dalla quale resterebbe fiaccato per cinquant'anni ogni movimento democratico, vadano nel Sud a fare la propaganda federalista, a contrastare il terreno ai regionalisti, a impedire che il grido legittimo degli interessi meridionali· offesi venga mo– nopolizzato dalla reazione. Mentre i regionalisti unitari gridano, per i loro fini occulti, che fra il Nord e il Sud vi è lotta d'interessi, i federalisti debbono gridare che non è vero: non vi è lotta fra Nord e Sud: vi è lotta fra le masse del Sud e i reazionari del Sud; vi è lotta fra le masse del Nord e i reazionari del Nord; e come i reazionari del Nord e del Sud si uniscono insieme per op– primere le masse del Nord e del Sud, cosf le masse delle dÙe sezioni nel nostro paese debbono unirsi per sconfiggere a fuochi incrociati _ la reazione, sia essa delinquente con la camorra e con la mafia, sia ipocritamente one– sta con Colombo e con Negri 15 ; viva essa sul lavoro non pagato dei cafoni pugliesi o su quello delle risaiole emiliane; prenda a suoi rappresentanti Crispi o Saracco; si affermi sulle colonne del Corriere della Sera o nei libri semiscientifici del Nitti. [Da "Critica Sociale," 16 luglio, 1 e 16 agosto, 1 e 16 settembre 1900; firmato: RERUMScRIPTORJ 15 Giuseppe Colombo e Gaetano Negri, esponenti della Destra moderata lombarda. Depu– tato il primo, piu volte ministro e nel 1899 presidente della Camera, deputato e poi senatore il secondo. [N.d.C.] 191 BibliotecaGino Bianco

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