Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Per la riforma del Programma minimo sul grano, sul petrolio, sul lotto. Parlare in generale di "abolizione del dazio consumo e di qualu~que altra imposta indiretta," come si fa nell'at– tuale nostro Programma minimo, è anzi tutto prometter troppo nel campo .della immediata attuabilità. Inoltre l'idea, espressa in forma cosf asti-atta, non può attirare l'attenzione delle masse in un paese poco istruito come il nostro. Come ha ben detto il Ciccotti, parlando delle masse dell'Italia me– ridionale, "la coscienza di classe nella massa proletaria, l'abitudine alla partecipazione alla lotta politica, un certo consenso d'interessi, di vedute si possono suscitare soltanto col cercare un primo punto di applicazione in cose di interesse immediato, negli episodi della vita di ogni giorno, nei bisogni piu semplici, ma piu continuamente ricorrenti di ciascuno dei membri di quella massa. 112 Non solo delle masse meridionali questo si deve dire, e non solo delle masse proletarie: parlate di "abolizione del dazio consumo e di qualunque altra imposta· indiretta," e nessuno si scalderà alle vostre parole; parlate del pane eh~ potrebbe costare dieci centesimi di meno al chilo, _del sale che si potrebbe avere a venti centesimi al chilo, dei fiammiferi che non avrebbero piu il bollo e si venderebbero in abbon– danza, del petrolio che si potrebbe comprare a 40 centesimi anzi che a 70 centesimi al litro, e vi sarà facile trascinare nell'agitazione migliaia e mi– gliaia di persone, cominciando dalle donne. Quando l'on. Pantano 3 fece nella Camera il magnifico movimento della proposta della Costituente, ben pochi nelle file dei partiti popolari capirono la gravità della proposta: si contentarono di farsi solleticare gli orecchi dalla bella parola ~ applaudirono. Eppure la Costituente non sarà mai ottenuta dai partiti popolari nell'attuale regime politico; prima che la Costituente sia convocata, bisognerà che i partiti popolari conquistino essi i poteri pubblici; e la conquista non avverrà certo al suono delle nac– chere e delle cornamuse. Supponiamo che la conquista sia avvenuta e che i partiti popolari indicano le elezioni a suffragio universale per la Costi– tuente; se essi non vogliono che la grandissima maggioranza del corpo elettorale o si astenga o si lasci comprare dai reazionari, dando cos1 origine ad una Costituente piu reazionaria delle Camere oggi elette a suffragio ri– stretto, i partiti popolari debbono, prima ancora delle elezioni, modificare di un tratto le condizioni materiali di esistenza delle masse; debbono far toccare a queste con mano che il nuovo regime, al quale sono invitate a dare il loro voto, è materialmente migliore del regime antico; e questo non si ottiene parlando di imposta progressiva, di ott'ore di lavoro, di i_mposte indirette; si ottiene riducendo fortemente a un tratto il prezzo del sale, del pane, dei fiammiferi e degli altri generi di prima necessità. Quando la Costituente significherà: sale a venti centesimi, solo allora 1 2 "Rivista moderna di coltura," 31 marzo 1900, p. 236. 3 Edoardo Pantano, repubblicano, economista, deputato per piu legislature di collegi s1c1- liani. Nella crisi di fine secolo fu uno dei capi della opposizione. Dal 1920 senatore. [N.d.C.] 151 BibliotecaGino Bianco

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