Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale * Che cosa fa il popolo? Come appresta le difese contro le minacce della reazione? In Italia è deficiente la virtu delle razze forti, che vogliono arrivare: la tenacia. C'è l'entusiasmo, c'è anche la fede, ma non la resistenza. Fu principiata molto bene la propaganda per l'amnistia. Nelle città e nei vil– laggi si formarono, come per incanto, commissioni incaricate di racco– gliere firme per la petizione al Parlamento e di sollecitare voti favorevoli dalle associazioni e dalle pubbliche amministrazioni cittadine. Poi, al so– pravvenire delle nuove leggi politiche, la battaglia si fece piu grossa; ora è battaglia per la libertà. Orbene, poche eccezioni fatte, la quiete è tornata. Non piu atti di protesta, non piu tentativi di propaganda. Non è che l'amore della libertà si sia spento negli animi; ma è che, per un breve sforzo, s'è esaurita nei nervi la virtu del combattere. Ora conviene riprendere l'usata battaglia; bisogna, urge che il popolo manifesti in forma degna i suoi propositi e li faccia valere. Tra venti giorni si riaprirà la Camera dei deputati e il Governo assalirà subito il paese con le leggi politiche, corrette ed emendate ad usum ... delphini. Che fare? Quelle leggi, non facciamoci illusioni, avranno il consentimento delle Camere. Saranno modificate, per dare un po' di polvere negli occhi, in alcuni particolari che non toccano la sostanza e che non tagliano le gambe alla reazione. Anche approvate da una grande maggioranza, saranno una enorme violenza; poiché le maggioranze (non facciamo qui della teoria socialista, ma ricordiamo il diritto borghese) non possono soffocare la li– bertà che le minoranze hanno di esprimere le loro opinioni, di sostenerle, di propagarle, di portarle nella discussione degli avversari. Il diritto di vita delle minoranze è una delle grandi conquiste della rivoluzione bor– ghese e noi lo difenderemo, dobbiamo difenderlo, contro i tentativi di so– praffazione che gli vengono dai borghesucci militarizzati della decadenza. Loro ci accoppino, se son da tanto. Ma noi non dobbiamo starcene inerti a contemplare i preparativi della forca che si rizza per noi. Nessun popolo e nessuna classe di cittadini ha mai rinunziato al diritto di vivere. Dunque che fare? * Che farà l'Estrema Sinistra? Secondo noi, dovrà fare os~ruzione a qua– lunque costo e in qualunque modo. Non di rado, abbiamo notato dell'incertezza nell'azione dei vari gruppi dell'Estrema. La ragione di questo fatto, che ne diminuisce il vigore e la pugnacità, è in un altro fatto piu grave che è fuori di Montecitorio. Non sempre tra i rappresentanti dell'Estrema e i loro elettori è quello scambio 128 BibliotecaGino Bianco

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