Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale repubblicanismo, i socialisti non hanno avuto davvero tutti i torti. Il male è che il passato gravita col suo peso sul presente, e molti socialisti conti– nuano a conoscere solo i cosi'.detti repubblicani di una volta e non vedono l'aurora del nuovo partito. Io ho già osservato sull'Avanti! come questa nuova corrente repubblicana colta, audace, risoluta abbia cominciato ad affermarsi nell'Italia del Popolo di Dario Papa 10 ; il Pirolini ha aggiunto all'Italia del Popolo anche il giornale Il Popolo sovrano,° accennando anche alle mal celate ostilità che il metodo. sincero e positivo di questo giornale incontrò nello stesso campo repubblicano. Il Pirolini ha ragione di far que– sta aggiunta. Ma mi permetta di osservare che il lavoro era appena conun– ciato, che l'orientazione dei due giornali non era ancora netta e precisa, che, per un lodevole ma forse eccessivo rispetto per i vecchi, i giovani del Popolo Sovrano si lasciavano un po' troppo rimorchiare dal Gruppo re– pubblicano ... -ide parlamentare. Ora dopo i fatti di maggio c'è poco tempo da perdere. Bisogna che i neo-repubblicani mettano da parte i riguardi per le cariatidi del loro partito, dicano nettamente e chiaramente quello che vogliono, cerchino di raggruppare intorno a sé tutti i buoni elementi che fuori della Lombardia e di molta parte della Romagna vanno corrompen– dosi o inutilizzandosi nelle file dei cosi'. detti repubblicani, abbiano il co– raggio di gridare altamente a quelli, che finora han tenuto il mestolo in mano: o sottomettersi o dimettersi. Quando questo nuovo partito, al quale il Governo va preparando un terreno magnificamente propizio, uscend0 dagli equivoci, si sarà affermato con quella chiarezza ed energia, che lo dimostreranno uscito dallo stadio di formazione, allora tutta la gran massa socialista sarà portata natural– mente a considerarlo con simpatia sempre crescente, ad aiutarlo sincera– mente in tutte le questioni, a lasciargli l'iniziativa in molti affari politici, prestandogli il proprio appoggio senza domandar altro che l'efficace appli– cazione del programma repubblicano. Sul quale programma repubblicano io avrei parecchie cose da dire. Ma oramai questa mia lettera è troppo lunga, né credo che i repubblicani abbiano una gran voglia di ricevere delle lezioni da un socialista. Qui è il vero caso di dire: Fate vobis, ma fate; e non perdete tempo. [Da "Educazione Politica," 31 marzo 1899, firmato: IL PESSIMISTA.J 10 Cfr. nota 8 a p. 100. [N.d.C.] 11 Il giornale, "organo centrale" qel partito repubblicano, aveva cessate le pubblicazioni il 30 aprile 1898. Giovan Battista Pirolini ne era stato di fatto il direttore. [N.d.C.] 126 BibliotecaGino Bianco

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