Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale impulsività di coloro, che credono debba esser dato l'allarme nel campo socialista, affinché i compagni non si addormentino al suono delle ninne-nanne ottimiste; è necessario pre– pararci ad approfittare delle oc_casioni,che o prima o poi si presenteranno, per abbattere le mura. · Da queste citazioni appare che quando nel n. 817 (27 marzo) del– l'Avanti! ho scritto che per noi non si tratta "di cambiare il mondo con eccitamenti subitanei e diretti" ma solo di "intervenire a tempo opportuno nella crisi e dirigerla," io non ho cambiato carte in tavola, non ho cercato né ripieghi né scappatoie. Il Ciccotti quando esclama, leggendo il mio ultimo articolo: "È già un altro discorso, un po' diverso dai primi terribili suoni di tromba," dimostra o di non aver capiti i miei primi articoli, oppure di fidar troppo nella labilità della memoria dei nostri lettori per... cambiare le carte in tavola e per far credere che io abbia cambiato metro al discorso. Non essendo possibile che il Ciccotti non abbia capito - perché non è un imbecille - bisogna ammettere che il Ciccotti ha creduto utile far le viste di non capire. A dimostrare sempre meglio la lealtà, di cui il Ciccotti dà prova in questa discussione - della violenza del linguaggio e degli insulti personali non mi occupo - mi permetterò un'altra citazione. • Nel n. 801 (11 marzo) dell'Avanti! iò scrivevo: "Non è vero che noi altri impulsivi si voglia cambiare subito e di un colpo. Sarà quando sarà." Queste parole confrontate con ·quelle che ho sopra citate, dimostrano limpidamente che io non ho nessuna pretesa di "contare i minuti alla storia." Ma il Ciccotti non si preoccupa di ciò che io ho detto: "una pole– mica fatta a riprese, con botte e risposte che si seguono ad intervalli, si presta piu che mai a ripieghi, a scappatoie ed anche a cambiare le carte in tavola"; il Ciccotti lo sa, e per questo scrive: "Io non posseggo il crono– metro del pessimista e non so dire come lui quanti giorni o quante ore ci separano dal cataclisma. La storia ha strani miraggi che fanno credere pros– simi avvenimenti lontani, e, qualche altra volta, precipitò eventi da cui si poteva credersi remoti." Come se io avessi detto qualcosa in contrario! e per ingannare meglio i lettori, li invita anche a richiamarsi alla mente gli articoli del Pessimista I Mi son fermato a dimostrare il metodo poco corretto seguito dal Cic– cotti in questa, che da parte mia è stata discussione, da parte sua è stata diatriba ingiuriosa e poco scrupolosa, per arrivare a una conseguenza che non mi sembra priva d'importanza. Quando un uomo della intelligenza del Ciccotti non trova da opporre argomenti ad argomenti, ma trincia insulti a destra e a sinistra e falsi.fica le idee dell'avversario .fidando sulla buona fede dei lettori, questo vuol dire che la causa da lui difesa è molto debole e o prima o poi sarà dichiarata sconfitta. Se questa discussione ha prodotto un tale effetto, io posso esserne per– fettamente soddisfatto. 120 BibliotecaGino Bianco

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