Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento sucialista e questione meridionale bismarckiana ebbero appena due secoli di condanne; in Italia nel solo 1898 ne sono stati distribuiti cinquanta secoli! In Belgio durante i grandi scioperi e i barbari saccheggi del 1887 non fu proclamato nessuno stato d'assedio; e l'Anseele, che aveva dato al re Leopoldo pubblicamente il titolo di assassino, fu condannato a pochi mesi di carcere; in Italia se avesse avute di simili fantasie, sarebbe stato condan– nato almeno all'ergastolo! Il Ferri parli pure con un belga e un tedesco, gli esponga tutto ciò che in Italia è avvenuto dal 1894 ad oggi; e poi ci sappia dire se in Belgio e in Germania se ne sarebbero restati con le mani in mano ad aspettare i momenti cattivi e a prenderne, prenderne, prender– ne! È bastato in questi giorni che re Leopoldo si mostrasse favorevole al collegio uninominale, perché il partito socialista belga mettesse fuori i denti e assumesse un atteggiamento, che non sappiamo come sarà stato giudicato dal Ferri, incorreggibile legalitario al cospetto di Dio. È bastato in Germania che l'imperatore minacciasse la legge sugli scioperi, e il partito socialista per bocca del vecchio Liebknecht ha raccolta la sfida e ha rispo– sto: venite pure, noi vi aspettiamo! In Italia, quando fra due anni si ripe– teranno gli stati d'assedio e gli arrestati saranno non piu condannati alla galera ma fucilati in massa, in Italia. vi saranno sempre degli ottimisti e legalitari, che ripeteranno: nulla è mutato, continuiamo a lavorare, a sacri– ficarci, a persistere, a... farci fucilare. * La corrente contraria alla tattica esclusivamente elettorale è divenuta in Italia vivissima dopo i fatti di maggio. Impressionismo, impulsivismo, roba da popoli meridionali! condanna il Ferri e passa avanti. Se noi ci contentassimo di condannare i nostri contraddittori con una parola senza discuterne gli argomenti, potremmo rispondere: cecità, sordi– tà, roba del mondo della luna! e saremmo pari. Il fatto è che il nostro non è né impressionismo né i_mpulsivismo; le nostre idee, prima ingenue, evanescenti, incomplete, si sono concretizzate, integrate, sono diventate piu pratiche sotto la pressione della dura esperien– za. I fatti di maggio 2 ci han dimostrato che noi ci troviamo come in un bosco impestato dai masnadieri; noi non sappiamo quel che ci può capitare da un momentò all'altro, o meglio sappiamo purtroppo che da un momento all'altro saremo assaliti a fucilate. In Italia se la politica estera e finanziaria non muterà - e non può mutare - avremo dopo i colpi di stato del 1894 e del 1898 una lunga serie di altri colpi di stato, dei quali noi siam de– stinati a far le spese qualunque sia la nostra azione, qualunque sia la no– stra condotta. Questa verità non era facile vederla prima del maggio 1898,' perché il colpo di stato del 1894 era come un punto isolato nello spaz10, 2 I moti e le repressioni òel maggio 1898. [N.d.C. J 94 BibliotecaGino Bianco

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