Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Parlamento, governo ed elezioni meridionali nell'Italia giolittiana de Rivera 2 scrive all'on. Pansini, dandoglj del carissimo amico e dicendosi dolente che il ministero non possa concedere la guarnigione. Ma la repubblica non si dette per vinta e i soldati vennero. Di averli fatti ripartire cinque anni dopo, l'on. Pansini si _attribuisce il merito; ma è un merito che ha le gambe corte. Il rifiuto dei soldati fu deliberato dal Consiglio comunale nella sessione autunnale del 1902 su proposta del consigliere socialista Alessandro Guidati, che nel 1898 era stato messo in carcere nella manÌera che sopra è descritta. Il sindaco Francesco Picca insisté presso le autorità governative con lettere del 7 gennaio, 18 febbraio, 1° e 20 aprile 1903, affinché la deliberazione del Consiglio fosse eseguita. Solo il 5 aprile 1903 l'on. Pansini si decise - chi sa di che cuore! - a scrivere al ministro della Guerra perché secondasse il desiderio dell'am- · ministrazione comunale. Questa chiedeva la restituzione dei locali adibiti a caserma "tanto necessari ed indispensabili per l'impianto della refezione scolastica e delle cucine economiche, sdoppiamento di scuole e apertura di quelle per l'università popolare." Contro gli uomini, che scrivevano di queste lettere, gli amici dell'on. Pansini, protetti e incoraggiati pubblicamente da lui, non hanno risparmiato mezzi di lotta e sono riusciti ad abbatterli. L' on. Pansini nega .finalmente " che i repubblicani di Molfetta, nelle ultime elezioni amministrative fossero aiutati dal partito clericale, e che ricorressero alla mala vita." - Io riconfermo energicamente quanto affermai. Scrissi che " una buona parte del partito clericale si alleò con la camorra repubblicana: ricorderò a titolo di esempio notorio e scandaloso le famiglie Carabellese e· Cioce. La mala vita fu assoldata, e sono pronto a darne a chiunque le prove. " Molte altre dichiarazioni disonorevoli per la clientela repubblicana io feci nel Tempo del 3 agosto 1904, che l'on. Pansini non ha osato smentire. Moltissime altre potrei farne, non meno disonorevoli, se non me lo contendesse la necessità dello spazio. Se l'on. Pansini sarà tanto buono da offrire al rispettabile pubblico lo spettacolo umoristico di altre sue smentite, continuerò allora a vuotare il sacco e la repubblica pansiniana avrà allora il resto del carlino. Per ora desidero dire due paroline alla ingenua ltalietta, la quale con un espediente da corridor di preture, cerca di suscitare il dubbio su quanto io affermai, dicendosi meravigliata: Se questi fatti son veri, perché i socialisti accettano l'alleanza coi repubblicani? Eppure io avevo parlato chiaro: "Nel 1900 i repubblicani invocarono l'alleanza dei socialisti. Questi acconsentirono all'alleanza a patto che fossero esclusi dalla vita pubblica i responsabili degli errori passati. Il partito 2 Afan de Rivera Achille (1842-1904), generale, deputato di Napoli per le legislature XVII-XXI; sedette a sinistra. [N.d.C.] BibliotecaGino Bianco

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