Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Una repubblica stupefacente tuto comunale." Ma il governo per le inframmettenze dell'on. Pansini - quale indipendenza poteva avere un deputato ... repubblicano in queste condizioni di fronte al governo? - passando sopra al parere del Consiglio superiore, concesse il pareggio; ma volendo però in qualche modo coprire la illegalità e la immoralità, affermò nel preambolo del decreto che " le clausole della convenzione investono il comune non solo dell'esclusivo diritto di nomina degl'insegnanti, ma altresf della responsabilità dell'andamento didattico e disciplinare dell'istituto. " Era una menzogna, che tendeva a creare un equivoco ed a far credere che il vescovo avesse abdicato a ogni suo diritto. Invece il vescovo, appena ebbe copia del decreto, protestò contro di esso "perché il seminario da secoli ha avuto vita propria e le scuole sono e debbono rimanere del seminario, " e dichiarò di non accettarlo, perché " lesivo della sua dignità e dell'autonomia del seminario." Si fecero nuove trattative, ed il vescovo accettò il pareggiamento solo quando la repubblica gli rilasciò una dichiarazione, con la quale si obbligava a non servirsi del decreto di pareggiamento in danno del seminario. Urti, durtque, ce ne furono, e l'on. Pansini ha ragione di ricordarlo: ma chi ne usd con le ossa rotte furono la repubblica, il grande architetto e la scuola laica. Un altro urto, in cui i cari amici dell'on. Pansini non fecero una bella figura, fu quando il vescovo volle esclusi dalle scuole pareggiate alcuni libri di testo non abbastanza conformisti: la repubblica inghiottL Ma un bel giorno il vescovo dichiarò che non voleva donne nelle scuole: su questo punto non era possibile cedere, perché secondo le leggi della infame monarchia le donne han diritto di entrare nelle sq1ole pareggiate. Un altro bel giorno il vescovo, ingordo e convinto di essere il padrone indisturbato del terreno, pretese che il municipio gli pagasse L. 7000 all'anno, invece che L. 2800. Allora i caporioni della repubblica, messi con le spalle al muro, impensieriti pel malcontento che insorgeva contro di essi fra i loro gregari, la ruppero col vescovo, e deliberarono di edificare un edificio scolastico municipale. E fu cosf che finf l'amicizia fra i repubblicani e i preti. L'on. massone, invece, raccònta ai buoni lettori dell'Italia del popolo, che per dodici anni fu sempre in lite col vescovo e che il pareggiamento del seminario servf a preparare l'attuale scuola libera e laica. ·Già: come il furto commesso in cooperativa dai ladri di Pisa, servf a preparare la lite successiva. Il curioso, poi, è che, creata la scuola laica municipale, la repubblica ne dette la presidenza sapete a chi? All'arcidiacono canonico cav. Giovanni Panunzio, in casa del quale l'on. Pansini, quando viene a Molfetta, non disdegna di gradire qualche pranzo succulento. Perché l'on. Pansini ha una grande tenerezza per 1 preti. Figurarsi che anche a Bisceglie, l'altro centro del collegio, uno dei corifei della repubblica pansiniana è... un canonico. 61 BibliotecaGino Bianco

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