Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

ll ministero delle tendenze che libertà? Ecco: anzitutto Sonnino, dopo la battaglia ostruzionista, provvisoriamente non è piµ il reazionario d'una volta; ha capito che bisogna aspettar tempi migliori per riprendere risolutamente il programma di compressione; chiamato, poi, al governo sull' "alba del regno" senza designazione parlamentare, avrebbe dovuto necessariamente esser moderato nella reazione. Non dico che qualcosa non ci avremmo perduto; ma non mi pare il caso di esagerare il danno, che in questo momento ne avrebbe sofferto la libertà, né è serio affermare che Sonnino ci avrebbe interdetto qualsiasi agitazione nel paese. In compenso del piccolo danno di qualche comizio vietato, avremmo invece avuto al governo un uomo che in quel momento - fra cinque mesi, discreditatosi Zanardelli, non sarà piu tale - era impopolarissimo, e tale sarebbe restato nonostante la recente trasformazione liberale, e avrebbe incarnato in maniera oltre ogni dire odiosa il militarismo e il protezionismo. L'Estrema avrebbe avuto l'inestimabile vantaggio di accordare· la sua condotta parlamentare, di opposizione implacabile, con l'agitàzione dei partiti popolari nel paese. E il paese avrebbe secondato con entusiasmo la nostra agitazione; per_ché in Italia in questo momento - anche questa è un'affermazione che si sente, ma non si dimostra - vi sono delle meravigliose forze latenti, che non domandano di meglio che di sprigionarsi e di fare miracoli. Ma perché queste forze si sprigionino, è necessaria nei partiti democratici audacia, risolutezza, coerenza; specialmente coerenza. 14 " Ma voi in questo modo volete spingere le cose agli estremi l Voi," direbbe Turati, " siete dei ''sognatori di vicine catastrofi politiche. ' " "Noi, caro' Turati, non sogniamo nulla. Noi vediamo che gli alti poteri dello Stato sono strettamente solidali cogl'interessi conservatori, e siam convinti che la resistenza di queste due forze alleate non si vince, né dissimulando l'alleanza, né spacciando frottole sulla funzione del monarcato, come fa l'on. Sacchi. Quella resistenza potremo vincerla ponendo nettamente il problema davanti alla coscienza pubblica e creando 1e forze adatte a superare la volontà dei partiti conservatori e dei loro alleati.15 E se, per illuminare 1~ coscienza pubblica e creare le forze dell'avvenire, sarà necessario spingere, come dite voi, le cose agli estremi, noi crediamo che bisogna anche saper spingere le cose agli estremi. Se non avessimo spinto le cose agli estremi nella questione dell'amnistia e avessimo continuato a far l'occhiolino dolce a Pelloux, come aveva cominciato a fare l'Estrema nell'estate del '98 - beato te che eri al fresco e certe vergogne non avesti occasione di sentirle! - non avremmo vinto la battaglia e non avremmo data una grande spinta alla formazione della coscienza pubblica italiana. Se Bissolati non avesse spinto le cose agli estremi nella questione dei provvedimenti politici, 14 Siamo interamente d'accordo! [Nota della "CRITICA."] t& Precisamente; ed è ciò che distrugge la tesi dell'amico Tre Stelle. [Nota della .. CRITICA, "] 49 5 01u11vtecaGino Bianco

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