Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Due programmi L'on. Salvatore Orlando,1 che sotto la veste dell'uomo di governo non riesce a dimenticare la sua origine di costruttore navale, ha magnificato, giorni sono, in un discorso tenuto a Livorno, i progressi e l'avvenire ,dei cantieri nazionali. Naturalmente, non ha dimenticato la punta polemica contro i soliti teorici del liberismo, che per le loro fisime antinazionali vorrebbero condannare l'Italia anche in questo campo ad essere in eterno tributaria dell'estero. Ed ha auspicato con parole altisonanti alla famosa indipendenza economica, non solo in fatto di navigazione, ma anche di costruzioni navali. Pochi giorni dopo, una voce ben diversa s'è fatta sentire nel nostro massimo centro marinaro, e non per bocca di qualche teorico, ma di gente pratica, che forse non ha mai sentito una lezione di economia politica: In occasione della visita in Italia dei rappresentanti delle organizzazioni operaie nord-americane, la "Federazione della gente di mare" ha deliberato un indirizzo, in cui " considerata la distruzione avvenuta in questi anni di guerra di una grande parte della marina mercantile italiana, e la disoccupazione che ne deriva per moltissimi uomini di mare, costretti ad abbandonare il loro antico e tradizionale mestiere, " essa rivolge una caldissima raccomandazione agli alleati americani perché concorrano ad agevolare agli armatori italiani l'acquisto di navi, in modo da permettere la rapida ricostituzione della nostra manna mercantile. * Nel discorso dell'on. Salvatore Orlando e nell'appello della gente di mare è tutto il dilemma, quasi diremmo il dramma, a cui va incontro la vita economica italiana negli anni immediatamente successivi alla firma della pace. O si sta dalla parte della gente di mare: - e in questo caso, si rinuncia, è vero, alla soddisfazione "morale" di navigare su navi poche, ma costruite in cantieri italiani, e in compenso si assicura lavoro ai nostri marinai, e - ciò che importa assai piu - si assicura la vita dei nostri porti, si lascia libero sviluppo al nostro traffico internazionale, si facilita l'esportazione dei prodotti italiani e l'importazione delle materie prime e di tutti 1 Orlando Salvatore (1856-1926), deputato di Livorno II per le legislature XXII-XXIV, senatore dal 1920, liberale costituzionale; appartenne a nota famiglia di costruttori navali. [N.d.C.] 445 Biblioteca Gino Bianco

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