I ladri di Pisa ossiala scalataalle Banche)alla stampa e al Governo Una piccola questione sugli "Istituti di Credito e il dopoguerra," sol• levata dal Giornale d'Italia è stata come la palla di neve, che la polemica ha trasformata in una valanga. Temiamo molto che i nostri lettori abbiano finito per non piu raccapezzarsi nella confusione delle lingue. Proviamoci quindi a fare un lavoro di chiarificazione, sfrondando il problema iniziale di tutte le elucubrazioni e fantasie teoriche in cui i non-teorici lo stanno av• volgendo. * Adunque un " dilettante di finanza " ha iniziata la polemica preoccu• pandosi di due cose: - "la prima, che alcuni gruppi industriali della side• rurgica, che oggi lavorano per la guerra hanno assorbito o tendono sempre piu ad assorbire i capitali disponibili delle grandi banche private; capitali che non potranno facilmente restituire quando verrà meno il flusso dei pagamenti che oggi fa loro lo Stato; - la seconda, che le industrie di pace, che oggi sonnecchiano, dopo la guerra riprenderanno la loro normale attività e chiederanno anch'esse credito alle banche, e probabilmente non troveranno piu che pochi capitali disponibili." Che queste difficoltà ed eventualità possano verificarsi è evidente; ma è anche evidente che esse riguardano anzitutto le banche e le industrie, le quali debbono averle previste assai prima e meglio che non possa fare uno studioso di finanza e debbono già essersi preparate a superarle. E infatti cos1 gli han risposto i due maggiori interessati. L'on. Luzzatto per conto dell'Uva scrive "che il gruppo dell'Uva non ha preoccupazioni pel dopo guerra, né necessità di accaparrarsi i fondi messi a disposizione degli Istituti di Credito dai rispettivi correntisti." " Ai bisogni del dopoguerra," egli scrive, "noi abbiamo provveduto di già con aumenti di capitale, che ci permettono di mettere i nostri impianti in grado di lottare con le future concorrenze, ecc. ecc. " Quindi, secondo l'on. A. Luzzatto, il gruppo dell'Uva avrebbe pratica• mente già impiegati gli estraprofitti di guerra, per preparare il passaggio industriale dall'assetto di guerra a quello di pace. Ottimo programma di cui prendiamo atto, sub conditione che le parole risponderanno ai fatti. Il signor Perrone, rispondendo per conto del gruppo Ansaldo, non nega, in sostanza, di aver fatto la campagna per l'acquisto o l'accaparramento di azioni della Banca Commerciale e ciò allo scopo evidente di aver voce in capitolo e disporre piu facilmente dei fondi dell'Istituto per sviluppare le 437 Bibliote.ca Gino Bianco
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