Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Problemi e spunti di politica interna in tempo di guerra questi sia l'uomo di domani; alcuni pessimisti prevedono che l'on. Nitti ambjsca a far succedere al periodo della dittatura giolittiana il periodo della dittatura nittiana. Certo, vi è differenza fra i metodi dei due. Se l'on. Giolitti riusd a crearsi e conservare la base per il governo mettendo insieme maggioranze col sistema della corruzione e della violenza elettorale e dei ricatti personali contro i deputati, l'on. Nitti si appoggia sulle banche e sugli interessi particolari dei gruppi industriali, che hanno dato e danno la scalata alle banche, e aspira a presentarsi come l'esponente di questi interessi nella vita politica, e conquistare e mantenere il potere col loro ausilio. Uomo di indubbio ingegno e di ambizione sconfinata va ormai apertamente verso i suoi scopi, anche prevalendosi del fatto che in questi momenti eccezionali il potere esecutivo non è quasi soggetto a restrizioni. Tutto ora serve docilmente l'autorità costituita, a cominciare dalla censura, che sopprime gli attacchi molesti e permette larga diffusione agli elogi. E l'on Nitti non ristà dal servirsi di tutti i mezzi di cui dispone per insidiare la compagine del ministero. Ma se questi metodi, [censurato] dovessero finire col diventare consuetudinari, noi arriveremmo in breve alla peggiore delle anarchie governative e parlamentari. E sarebbe bene che quelli fra i giornali e gli uomini politici, che sono disgustati dallo spettacolo a cui assistiamo da alcuni mesi a questa parte, non tardassero a manifestare risolutamente il loro biasimo per l'on. Nitti, che tenta certe manovre di aggiramento, e per l'on. Orlando che le tollera sperando di sventarle, e per i colleghi dell'on. Orlando, che assistono al duello subacqueo, o disinteressandosene come affari che non riguardino gl'interessi del paese e la loro dignità, oppure badando solo a prepararsi il paracadute quale che debba essere alla fine il vincitore. Non sarà male ricordarci che mentre a Roma troppa gente buffoneggia, c'è sugli altipiani e al di là del Piave il nemico accampato! [Da "L'Unità," 25 maggio 1918, firmato: L'UNITÀ.] BibliotecaGinoBianco

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