Problemi e spunti di politica interna in tempo di guerra tore di tutta la pubblica amministrazione, mandato al ministero dalla oligarchia parlamentare a fare gl'interessi elettorali della oligarchia, avocando a sé le pratiche, minacciando o lusingando gl'impiegati, moltiplicandoli a beneplacito dei politicanti, sostituendo il proprio arbitrio a qùello dei singoli funzionari, ogni volta che un interesse illegittimo voglia frastornare il corso naturale di una faccenda. Il ministro diventa il sorvegliante di una data amministrazione; delegato dalla maggioranza parlamentare a garentire la esecuzione sincera delle leggi votate dalla maggioranza, e a studiare d'accordo coi capi servizi le nuove disposizioni legislative e regolamentari, che via via si rendono necessarie. Solamente per questa via si può evitare non solo che il parlamentarismo corrompa l'amministrazione, ma anche che l'amministrazione corrompa il parlamentarismo. Perché non bisogna dimenticare che se è vero che i deputati intervengono continuamente a perturbare l'amministrazione, è vero anche che è la irresponsabilità dei pubblici funzionari, i quali possono ritardare un affare per anni ed anni interi senza renderne conto a nessuno, che spinge i cittadini a invocare l'intervento dei deputati presso i pubblici funzionari; ed è questa necessità di continui interventi legittimi da parte dei deputati nell'andamento giornaliero di una amministrazione inerte, inetta e amorale, che apre l'adito agli interventi illegittimi; ed è la possibilità, che hanno i ministri e gli alti burocratici di aprire e chiudere la cornucopia dei favori amministrativi, che obbliga tanti deputati all'eterno ministerialismo. Libertà dei funzionari di fronte ai ministri e ai deputati, e responsabilità diretta e finanziaria dei funzionari di fronte ai cittadini, sono due idee, delle quali la prima non potrebbe essere mai realizzata indipendentemente dalla seconda, ed entrambe assicurano nello stesso tempo e la moralizzazione della pubblica amministrazione e quella dei costumi politici. I peggiori fra i deputati, senatori, giornalisti, finanzieri, ecc., non possono accettare questo sistema di idee: hanno bisogno che la burocrazia abbia le mani libere affinché essi possano intervenire continuamente in tutti gli affari a vantaggio dei propri elettori e a vantaggio proprio. Si pensi che in un solo anno sono stati intentati due processi a due deputati (De Bellis e Corsi), perché accusati di essersi fatta pagare una somma per ottenere nomine e trasferimenti di impiegati: se due fatti di questo genere son6 venuti a galla, chi sa quanti deputati campano vendendo sistematicamente le nomine, i trasferimenti, i favori amministrativi di tutti i generi. E d'accordo coi peggiori politicanti e coi burocratici, i quali sono saliti ai piu alti uffici appunto come compari dei peggiori politicanti e affaristi. E la parte intellettualmente e moralmente piu bassa degli impiegati deve volere la continuazione del sistema attuale, perché solamente in esso può trovare la possibilità di far carriera. L'attuale legge sullo stato giuridico degl'impiegati, fatta votare al ParBibliotecaGinoBianco
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