Problemi e spunti di politica interna in tempo di guerra Il g10co è cosI chiaro che a noi sembra strano che i giornali interventisti non l'abbiano ancora compreso e denunciato. È cosI chiaro che non possiamo dubitare che il Governo non debba immediatamente sventarlo cop i soli mezzi che sono a sua disposizione: cioè processo rapidissimo contro gli industriali, provvedimenti disciplinari immediati contro i burocratici inerti o comunque responsabili. Se il Governo non agirà colla rapidità e colla energia necessaria, si renderà esso stesso complice del mostruoso delitto, che in questi giorni ha turbato cosI profondamente la coscienza morale del paese. E in questo caso, la sola cosa da fare sarebbe smettere la guerra ed esclamare: finis ltaliae! [Da "L'Unità," 9 marzo 1918, firmato: L'UNITÀ.] Il metodo nella riforma amministrativa (Postilla) 1 Senza dubbio, la riforma della ammrn1strazione pubblica deve investire gli uffici centrali e gli uffici periferici, e - come indica il nostro collaboratore - i funzionari piu giovani delle provincie debbono dare le indicazioni piu preziose per raggiungere quella semplificazione dei servizi, senza cui non si potrà mai sfrondare la mala pianta della burocrazia. Ma il carciofo bisogna mangiarlo a foglia a foglia. E in questo caso, bisogna cominciare dalle foglie del centro. L'errore dell'on. Nitti consiste, non nell'avere cominciato nel centro, ma nell'avere affidato lo studio della riforma ad un'unica Commissione,2 lasciando sussistere intatta accanto alla Commissione tutta la vecchia organizzazione dell'alta burocrazia centrale. In queste condizioni, avrà voglia la Commissione ministeriale di proporre riforme! I direttori generali di ciascun ministero - costituiti in Consiglio di amministrazione o in Consiglio di disciplina - possono prendere, secondo la legge sullo stato giuridico del 1909, tutti i provvedimenti necessari per 1 È la postilla di Salvemini ad uno scritto sull'argomento di F. De Cattaneo. [N.d.C.] 2 L'on. Nitti, ministro del tesoro nel gabinetto Orlando, aveva istituito una Commissione governativa per la riforma della pubblica Amministrazione, che avrebbe dovuto riferire entro il giugno 1918. [N.d.C.] BibliotecaGinoBianco
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