Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Problemi e spunti di politica interna in tempo di guerra tica per far prevalere la sua follia con la forza della legge, non è evidente che l'opera sua non potrà non disorganizzare in poco tempo tutta la vita economica della nazione, creando ovunque centri di malcontento, di disordine, di ribellione? Ora è precisamente quello, che è avvenuto in Italia, e che noi, senza essere né profeti, né figli di profeti, avevamo ripetutamente e inutilmente preannunciato! Il Popolo d'Italia rimprovera l'on. ·Canepa perché non ha semplificata e soffocata la burocrazia. Ma come poteva quel povero cristo semplificare e soffocare la burocrazia, se tutti, compreso il Popolo d'Italia, aspettavano da lui che disciplinasse nientemento i consumi di 36 milioni di uomini? Poteva far questo l'onorevole Canepa senza circondarsi di un esercito di consiglieri, commissari, sub-commissari, . segretari, direttori, capo-sezione, e via dicendo; poteva cioè fare a meno di creare una nuova burocrazia, tanto piu mastodontica, e perciò irresponsabile, e perciò malefica, quanto piu numerosi e piu estesi erano gli interventi, a cui l'on. Canepa era sospinto precisamente da coloro, che oggi piu aspramente lo criticano per le rovine che egli sta spargendo sui suoi passi? L'on. Canepa si era proposto di risolvere il problema della quadratura del circolo, fra gli applausi dei suoi critici odierni. Non è riuscito. E chi ieri applaudiva, comincia oggi a fischiare; e chiede che il problema della quadratura del circolo sia risoluto da un altro, che sia piu bravo. Non sarebbe piu ragionevole riconoscere che il problema è insolubile e che è necessario affrettarsi a cambiare strada? Da Cavasolaa Canepa L'on. Cavasola 2 - il tanto vituperato cireneo "incompetente" del ministero Salandra - aveva avuto il torto, agli occhi dei giornali calmieristi e disciplinatori di tutti i partiti, di non essere eccessivamente dominato dalla illusione di poter sostituire la burocrazia commerciante al commercio libero; perciò aveva riluttato sempre a moltiplicare le funzioni commerciali del "Governo, " cioè dei politicanti e dei burocratici, i quali si immaginano da poter fare da Roma la pioggia e il bel tempo a tutto l'universo. Solamente nel commercio d'importazione del grano dové riconoscere la necessità e la legittimità dell'intervento governativo; ma quasi che volesse con un esempio concreto dimostrare la incapacità degli uomini politici e della burocrazia a sostituire utilmente l'iniziativa e la competenza dei commer2 Cavasola Giannetto ( 1840-1922 ), senatore dal 1900, ministro dell'agricoltura, industria e commercio nel gabinetto Salandra. [N.d.C.J BibliotecaGin.oBianco

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