Una maccliina per volare verso la pace definitiva sarebbe fatto~ se si fondassero rn tutti i paesi "ordinamenti interni cosf liberi che la sola volontà dei popoli, legalmente espressa, determinasse la linea di condotta dei governi. " Ci vuole una gran faccia tosta a parlare della volontà popolare legalmente espressa, quando ci si chiama Giovanni Giolitti, e si portano nel proprio passato le gesta elettorali del- 1892, del 1904, del 1909, del 1913! Dopo di avere accomodato il mondo, l'on. Giolitti è passato ad accomodare l'Italia. Alla quale afferma necessario "il risorgimento dell'agricoltura, la ricostruzione· di una marina mercantile, l'utilizzazione di tutte le forze motrici, e ùna azione di governo che assicuri lavoro alle classi operaie. " Beninteso che si è guardato bene dal conéretare un vero programma pratico, perché gli mancano troppi dati, e " manca anche la necessaria serenità. " Ma a noi non mancano i dati fondamentali per affermare con la massima serenità che la necessità piu vitale dell'Italia è di non essere piu governata da un lazzarone, che dev'essere perfettamente noto all' on. Giolitti. L'on. Giolitti vuole farla finita con la politica estera a base di trattati segreti. Benissimo! Ci spieghi allora perché nel dicembre del 1912 rinnovò la Triplice con diciotto mesi di anticipazione sulla scadenza, e perché la rinnovò dal luglio del 1914 al luglio 1920. Quando si porta sulle spalle un peso cosf grave, può fare assai comodo affermare che il periodo dei trattati segreti è definitivamente chiuso. Ma non sono chiuse affatto le discussioni sulle responsabilità di quei trattati. E l'on. Giolitti s'inganna, se s'immagina di farle agevolmente dimenticare. Finalmente, l'on. Giolitti ha scoperto che dopo questa guerra lo spirito pubblico, specialmente nelle classi popolari, si troverà profondamente mutato. E s'immagina di poter sfruttare questo mutamento per conto dei suoi figli, generi e suoceri dei suoi figli, parlando anche lui di giustizia sociale e di solidarietà umana, cioè offrendo ai deputati socialisti un posto competente al banchetto dell'affarismo tradizionale. Ma fa male i suoi conti. Il mutamento è assai piu profondo che egli non cred~, e sopratutto si è sviluppato in una direzione assai diversa da quella, in cui credono che sia avvenuto l'on. Giolitti e l'on. Turati. La gente che tornerà dalle trincee, non sarà piu disposta a lasciarsi sfruttare e disonorare dai deputati, senatori, direttori generali, prefetti, che l'on. Giolitti ha nominati in tredici anni di dittatura; non sarà piu disposta a lasciarsi mangiare le carni dalla banda di affaristi, di cui la famiglia Giolitti è stata il centro e il puntello principale, non sarà piu disposta a lasciarsi tradire dai deputati socialisti e canzonare dalle piccole leggine sociali fatte ad uso dei soli elettori dei deputati socialisti. Il discorso di Cuneo è la macchina per vola.re... al Governo, che l'on. Giolitti ha tirato fuori dal garage, credendo che l'ora sua stia per arrivare. S'inganna. Il motore è guasto. La macchina o non volerà o precipiterà. [Da "L'Unità," 23 agosto 1917, firmato: L'UNITÀ.) BibliotecaGinoBianco
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